Recensione
Lei, l'arma finale
10.0/10
Recensione di spshirohime
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"Saikano" è a metà tra un seinen ed uno josei ed i temi trattati sono l'amore e la voglia di vivere degli esseri umani, di tutti e nessuno escluso, descritti nelle loro tinte più scure, profonde e graffianti.
Anche se fin dall'inizio la storia d'amore dei protagonisti è costantemente presente, non né è mai il fulcro. La trama non scivola mai nella casualità della fantascienza o del solito concetto di guerra o della scontata storia d'amore impossibile.
Chise infatti non è pilota di un robot super tecnologico, anzi è lei stessa l'arma, in continua evoluzione. Ma il suo essere ingenua e "debole" la rende più... vera. Chise compie crimini inauditi, distruggendo intere città, distruggendo la vita sua e quella di Shuji, il quale cerca in ogni modo di strapparla al suo destino di morte e distruzione, anche se sa che non ha nessuno mezzo per salvarla dal suo destino.
La guerra riesce a diventare un contorno perennemente presente. Verso gli ultimi numeri vediamo solo alcune scene grazie al punto di vista del tenente Tetsu ma comunque mai in modo completo, è tutto lasciato all'immaginazione del lettore eppure Shin Takahashi rende tutto così vivido.
I pensieri e i dialoghi sono stupendi, i disegni, anche se non colmi di particolari e molto abbozzati (sopratutto con gli sfondi e in alcune scene) portano il lettore a concentrarsi di più su quello che si dicono che su quello che effettivamente accade, e fanno comprendere meglio l'ingenuità e la delicatezza dell'amore dei protagonisti.
Questo manga lascia, ad ogni pagina, ogni capitolo e ogni numero, il continuo amaro in bocca ed un velo di tristezza!
Io lo consiglio a tutti coloro che vogliono leggere una storia d'amore e di morte non classica.
Anche se fin dall'inizio la storia d'amore dei protagonisti è costantemente presente, non né è mai il fulcro. La trama non scivola mai nella casualità della fantascienza o del solito concetto di guerra o della scontata storia d'amore impossibile.
Chise infatti non è pilota di un robot super tecnologico, anzi è lei stessa l'arma, in continua evoluzione. Ma il suo essere ingenua e "debole" la rende più... vera. Chise compie crimini inauditi, distruggendo intere città, distruggendo la vita sua e quella di Shuji, il quale cerca in ogni modo di strapparla al suo destino di morte e distruzione, anche se sa che non ha nessuno mezzo per salvarla dal suo destino.
La guerra riesce a diventare un contorno perennemente presente. Verso gli ultimi numeri vediamo solo alcune scene grazie al punto di vista del tenente Tetsu ma comunque mai in modo completo, è tutto lasciato all'immaginazione del lettore eppure Shin Takahashi rende tutto così vivido.
I pensieri e i dialoghi sono stupendi, i disegni, anche se non colmi di particolari e molto abbozzati (sopratutto con gli sfondi e in alcune scene) portano il lettore a concentrarsi di più su quello che si dicono che su quello che effettivamente accade, e fanno comprendere meglio l'ingenuità e la delicatezza dell'amore dei protagonisti.
Questo manga lascia, ad ogni pagina, ogni capitolo e ogni numero, il continuo amaro in bocca ed un velo di tristezza!
Io lo consiglio a tutti coloro che vogliono leggere una storia d'amore e di morte non classica.