logo AnimeClick.it

-

A mio parere uno dei pochi spin-off nell'orizzonte lettereario/fumettistico che riesce ad eguagliare la sua matrice originale. La qualità riportata dalla Teshirogi e le passione che ha suscitato in me, sono state in grado di farmi rivivere "Saint Seiya" in tutto e per tutto. Il risultato è lo stesso ma le modalità con cui lo raggiunge sono differenti. Come pregio assoluto di quest'opera troviamo la bellezza e la cura dei disegni... non me ne voglia il maestro Kurumada ma su questo fronte Shiori Teshirogi vince a mani basse. La trama è ricca di sfumature interessanti, colpi di scena e di personaggi ben caratterizzati. Il manga propende per un approccio quasi corale, cercando di accentrare il meno possibile le vicende sul protagonista Tenma che, forse, si rivela come l'unico anello debole di questo titolo. Decisamente meno carismatico rispetto a Seiya. "Lost Canvas" pur dovendosi confrontare con un titano eterno riesce a non sfigurare e a proporsi come una valida alternativa alla storia proposta da Kurumada in Next Dimension. Ebbene sì c'è questo piccolo particolare che, per qualcuno, potrebbe rappresentare una falla gigantesca. "Lost Canvas" non è il prequel ufficiale di "Saint Saiya" e dal mio punto di vista è un peccato, perchè le storie di tutti i protagonisti e in particolare dei cavalieri d'oro si incastonano perfettamente con i fatti narrati nella serie classica. Tralasciando questo aspetto, che per me è irrilevante ai fini della critica di "Lost Canvas", direi che siamo in presenza di un'opera monumentale. Lo consiglio soprattutto ai fans dell'universo di "Saint Seiya", dato che quasi in ogni numero di "Lost Canvas" è possibile cogliere citazioni e rimandi al suo predecessore.