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7.0/10
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"Biorg Trinity" è un manga nato dalla mano fatata di Oh!Great e dall'inventiva di Outarou Maijou (che, ammetto, non conoscevo prima di leggere quest'opera). Se dovessi definirne la tipologia, direi che si tratta di uno shonen con tinte seinen, nel senso che propone tematiche care ad un pubblico più giovane (come l'amore, l'amicizia e chi più ne ha più ne metta) cercando di adottare toni più sofisticati e infarcendo il tutto con una buona dose fan service.
Naturalmente questa è una semplificazione colpevole, quindi è giusto analizzare il tutto un po' più approfonditamente.

Le vicende narrate si svolgono in un futuro prossimo, in cui gli esseri umani sono, in buona percentuale, affetti da una singolare patologia: questa permette l'assorbimento di un qualsiasi corpo esterno, determinando un mutamento nel soggetto originale. L'ambientazione generale e le situazioni paradossali e talvolta grottesche che si vengono a creare a causa di questa particolare abilità sono probabilmente la parte più interessante della trama, che per il resto non presenta elementi molto innovativi. L'intreccio si basa inizialmente sulla relazione di amore-amicizia che lega i quattro personaggi principali (guarda caso, tutti liceali): tuttavia, presto l'opera acquista il sottofondo epico tipico degli shounen fantasy, con associazioni segrate che spuntano fuori da non si capisce bene dove e supercattivi pronti a distruggere il mondo. Niente di mai visto, per usare un eufemismo. Tuttavia l'amalgama generale sembra funzionare piuttosto bene, per merito di un'ambientazione particolare e del carisma dei protagonisti (possono piacere o meno, ma indubbiamente risultano ben caratterizzati). Dico sembra, perché, passati i primi due o tre volumetti, la narrazione ha cominciato a complicarsi notevolmente aggiungendo una miriade di elementi e personaggi più o meno secondari, a discapito della chiarezza e linearità iniziali.
Per dirla in altre parole, mi sembra che il manga sia avviato sugli stessi binari che hanno caratterizzato le precedenti opere di Oh!Great (nonostante in questo caso lo sceneggiatore non sia lui...), dove, col passare dei volumi, ci si ingarbugliava sempre di più in retroscena complicati dal gusto simil-sofisticato, smarrendo per strada una buona dose di coerenza narrativa.

Il comparto grafico è strepitoso: eccezionalmente sul pezzo per descrivere l'atmosfera dell'opera, fa un ricco uso di bianchi e neri. Le stile che ne scaturisce è mirabolante, movimentato e piuttosto eccentrico. Gli scenari sono sempre pieni di particolari, ma mai caotici, mentre i personaggi risultano ben caratterizzati ed originali. Insomma, ogni pagina è una gioia per gli occhi.

In conclusione il mio giudizio sull'opera è, ad ora, piuttosto positivo: nonostante la trama sia affetta da più di qualche passaggio un po' cervellotico, è innegabile che nel complesso il manga presenti delle premesse interessanti e una realizzazione tecnica di valore. Inoltre, c'è la speranza che Outaro Maijou, col passare dei volumi, riesca a far venire tutti i nodi al pettine, compensando una parte iniziale forse troppo complessa, con uno sviluppo più lineare e meno caotico. In breve, non ci troviamo davanti ad un capolavoro, ma ad un prodotto piuttosto commerciale, che rimane, globalmente, abbastanza godibile.

In ultimo due parole sull'edizione Planet Manga: si tratta della tipica edizione economica, caratterizzata da un prezzo modico e nessuna sovrastruttura. Di buono c'è da dire che, almeno i primi volumi, sono decisamente corposi.