Recensione
"Tonari no kanata", meglio conosciuta come "After the Tempest, in Late Summer", è una raccolta di storie brevi ideate e disegnate da Ayuko, portata in Italia da Flashbook Edizioni nel 2012.
Come al solito, Ayuko è una vera e propria maestra nel ricreare sublimi atmosfere, dolci e intriganti al tempo stesso, e ad arricchirle ulteriormente col suo tratto delicato e preciso, ma nel caso specifico di "After the Tempest, in Late Summer", ho trovato le storie proposte un po' scialbe sotto il profilo narrativo.
Il primo racconto, "Nostradamus e Sakaki", per quanto breve e poco sviluppato, si è rivelato essere il più incisivo dei quattro presentati. Un vero pugno nelle stomaco, ricco di phatos e denso di emozioni, soprattutto nella fase finale. Un'introduzione più che valida per una raccolta che, purtroppo, non si è infine rivelata alla sua altezza.
"Tre segreti" è una semplice storia che vede come protagoniste tre ragazze liceali alle prese con il primo amore, e con i classici problemi tipici dell'età adolescenziale. Un piccolo shoujo in miniatura che non riesce però a catturare più di tanto l'attenzione. La trama è piuttosto banale, i personaggi poco dettagliati, e il finale scontato e troppo buonista.
Il terzo racconto, "After the Tempest, in Late Summer", oltre ad essere quello che dà il titolo alla raccolta, è il più lungo fra i presenti, ma anche in questo manca quel qualcosa di speciale che renda il tutto memorabile. La storia è interessante e viene sviluppata bene, i personaggi sono ben caratterizzati, ed il finale, seppur non mi abbia fatto impazzire, è coerente con il resto della trama. Un'opera ordinaria e piacevole da seguire, ma nulla di più.
Meglio, invece, è il racconto conclusivo: "Keep a Diary". Una storia interessante e ben strutturata, che ha protagonisti due personaggi mentalmente instabili e caratterizzati egregiamente, e che nel finale regala un colpo di scena inatteso e superlativo.
Nel complesso una discreta raccolta, ma che purtroppo non contiene nulla di veramente valido, come invece fanno i similari prodotti della stessa autrice. Una lettura carina e poco impegnativa, che mi sento comunque di consigliare, soprattutto per chi come me, ha apprezzato le altre opere di Ayuko. Lo stile è sempre lo stesso.
Come al solito, Ayuko è una vera e propria maestra nel ricreare sublimi atmosfere, dolci e intriganti al tempo stesso, e ad arricchirle ulteriormente col suo tratto delicato e preciso, ma nel caso specifico di "After the Tempest, in Late Summer", ho trovato le storie proposte un po' scialbe sotto il profilo narrativo.
Il primo racconto, "Nostradamus e Sakaki", per quanto breve e poco sviluppato, si è rivelato essere il più incisivo dei quattro presentati. Un vero pugno nelle stomaco, ricco di phatos e denso di emozioni, soprattutto nella fase finale. Un'introduzione più che valida per una raccolta che, purtroppo, non si è infine rivelata alla sua altezza.
"Tre segreti" è una semplice storia che vede come protagoniste tre ragazze liceali alle prese con il primo amore, e con i classici problemi tipici dell'età adolescenziale. Un piccolo shoujo in miniatura che non riesce però a catturare più di tanto l'attenzione. La trama è piuttosto banale, i personaggi poco dettagliati, e il finale scontato e troppo buonista.
Il terzo racconto, "After the Tempest, in Late Summer", oltre ad essere quello che dà il titolo alla raccolta, è il più lungo fra i presenti, ma anche in questo manca quel qualcosa di speciale che renda il tutto memorabile. La storia è interessante e viene sviluppata bene, i personaggi sono ben caratterizzati, ed il finale, seppur non mi abbia fatto impazzire, è coerente con il resto della trama. Un'opera ordinaria e piacevole da seguire, ma nulla di più.
Meglio, invece, è il racconto conclusivo: "Keep a Diary". Una storia interessante e ben strutturata, che ha protagonisti due personaggi mentalmente instabili e caratterizzati egregiamente, e che nel finale regala un colpo di scena inatteso e superlativo.
Nel complesso una discreta raccolta, ma che purtroppo non contiene nulla di veramente valido, come invece fanno i similari prodotti della stessa autrice. Una lettura carina e poco impegnativa, che mi sento comunque di consigliare, soprattutto per chi come me, ha apprezzato le altre opere di Ayuko. Lo stile è sempre lo stesso.