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9.0/10
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"Jiraishin" è la prima opera che ho letto di un autore che a mio parere non ha ricevuto in Italia il giusto riconoscimento: Tsutomu Takahashi, un artista poliedrico in grado di spaziare fra generi vari, da quello thriller/poliziesco di "Jiraishin" appunto, al genere storico con "Sidooh", e altri vari, mantenendo sempre livelli altissimi nella narrazione e nel disegno. Questo non è un manga di cui ci si innamora immediatamente, ma è piuttosto uno di quei fumetti a cui ci si affeziona col proseguire dei numeri, complice anche il disegno immaturo del sensei nei primi 6 volumi circa che col proseguire dei numeri diventerà a dir poco superbo; il lettore inizialmente seguirà con distacco le vicissitudini di Iida, un poliziotto apparentemente freddo e insensibile che cela tuttavia dentro di sé ben più di questo, per poi entrare nel suo mondo ed affezionarsi profondamente alla sua figura.
"Jiraishin" si presenta come una serie di episodi a sé stanti, collegati a quelli passati solo da qualche vago rimando, il protagonista infatti non ha alcun obbiettivo da raggiungere (nessuna vendetta da compiere o sogno da realizzare) se non quello di portare a termine il proprio dovere ogni giorno capitolo dopo capitolo, i racconti che ci vengono presentati diventano piuttosto una finestra sulla natura umana, sulla sua malvagità e sulla sua sofferenza: cercano insomma di focalizzare l'attenzione del lettore su un determinato aspetto. I disegni sono semplicemente meravigliosi , come avevo anticipato, nei primi volumi appaiono piuttosto miseri , sia per la carenza di particolari e sfondi sia per la loro staticità, tuttavia l'autore proseguendo evolve rapidamente e propone dei veri propri quadri sia di paesaggi che di volti umani avvolti dalla paura, dall'odio, dalla disperazione; Takahashi è un mostro nel rappresentare volti stravolti dalle emozioni, la faccia della vittima o del carnefice diventa una scusa per trasportare su carta l'emozione stessa. Fantastici. L'edizione star comics ha il difetto principale di aver la lettura nel senso occidentale ( e il codice a barre sulla copertina frontale ... perché ?), per il resto un edizione standard , la rilegatura tiene bene anche a distanza di anni e il numero di pagine varia fra le 190 alle 250 a volume. Voto finale 8 e 1/2 che arrotondo a 9 anche per il continuo miglioramento nel corso dei 19 volumi. Regalatevelo.