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"C - The Money of Soul and Possibility Control" è un'opera complessa ed il recensirla adeguatamente non mi risulta un'operazione estremamente facile.
Partendo dall'apparato tecnico, devo dire che il lavoro svolto è stato soddisfacente. Le animazioni fluide e colorate, un character design ben fatto ed un apparato sonoro che ben si affianca alla qualità dei disegni, con opening e ost non memorabili ma che ben coadiuvano lo svolgimento delle vicende, è già un indice della qualità del prodotto. Un prodotto, che per mio parere personale, è di nicchia, vista la peculiarità dei temi trattati.
Ecco una breve introduzione all'opera, "tramina" che non spoiler nulla :
in un mondo dove la crisi (o meglio le crisi) economica ha mietuto svariate vittime e gran parte della popolazione a stento arriva alla fine del mese, il protagonista, ragazzo di 19 anni studente della facoltà di economia, viene introdotto in una realtà parallela alla nostra, quella dei distretti finanziari, fonte di pronta ed ingente ricchezza, ricchezza che però ha un costo non da sottovalutare, il futuro.

Mi è difficile analizzare in maniera corretta e rigorosa quest'opera, potrebbe essere intesa come grande metafora del gruppo di banche più potenti al mondo che allettano le normali persone, gli inconsapevoli, dandogli un vantaggio momentaneo per poi esigere un prezzo talmente gravoso da prendersi il loro futuro e ci sono tante altre possibili allegorie da analizzare se volete, ma non lo farò in questa sede perché dovrei inevitabilmente spoilerare alcuni particolari-

Fatta questa doverosa premessa, procedo con la spiegazione del mio voto.
I personaggi sono ben fatti, sono veramente pochi quelli ben trattati, ma non abbiamo assistito a grandi stereotipi, la maggiore parte dei personaggi, anche se comparse, hanno un loro perché. Il protagonista, grazie alle sue esperienze, è sottoposto ad un processo evolutivo e si scontra con figure forti, che non cambiano idea e sono disposti a sacrificarsi per essa. Questa è anche un'altra peculiarità di questo anime, differentemente da molti altri prodotti, dove si tende a raggiungere una meta predefinita, un punto finale d'incontro in cui lo spettatore capisce di essere arrivato e può finalmente dire "ah è così allora, questa è la cosa giusta", qui noi assistiamo alla forte componente del relativismo. I personaggi lottano, salvaguardando ciò a cui tengono, nel modo che ritengono opportuno ed anche se il loro obiettivo ultimo magari coincide (anche se altre volte diverge), dovranno battersi ugualmente perché sono diverse le modalità attraverso le quali vogliono raggiungerlo ed alla fine non si avrà la soluzione definitiva, ma solo possibilità.

E' evidente, inoltre, che la componente economica non è usata solo come sfondo delle vicende, ma è una componente che rimane centrale durante tutto il susseguirsi delle vicende, finendo addirittura per diventare tema dei alcune mosse di combattimento.

Il mio voto, infine, rispecchia sia quanto di buono ho detto finora e vuole premiare l'opera per il coraggio, perché i produttori ben sapevano che nonostante i molti scontri e le scene d'azione presenti questo è un prodotto di nicchia, ma vuole indicare anche che l'opera è tutt'altro che perfetta.

Partendo dalla componente di causa effetto che dovrebbe legati i vari sviluppi presenti nella storia, talvolta questi non sono ben espletati e credo che alcuni avvenimenti non hanno alcuna spiegazione, bensì sfruttando la creazione di un mondo fantastico con le sue regole e l'intrecciarsi di ciò a fenomeni economici, i produttori si sono presi la licenza, magari confidando nella difficile comprensione del tutto, per fare passaggi non perfettamente logicamente spiegabili.

Le battaglie, inoltre, per quanto ben animate e godibili, hanno talvolta esiti non razionalmente spiegati o comunque le sue meccaniche e le sue dinamiche non sono sempre chiare e fluenti.

Anche il finale, con tutti i suoi pregi in termini di citazioni e riflessioni (non posso trattenermi dal notare ciò che ho colto come un richiamo alla tematica esplicata dalla famosa frase del Gattopardo : "Affinchè tutto resti uguale tutto deve cambiare") è leggermente forzato secondo me, ma alla fine, se siete alla ricerca di un prodotto che esca un po' dagli schemi, differente ed innovativo, che offra spunti per alcune riflessioni circa il nostro mondo, mondo dominato dalla logica del denaro e dal potere che ne deriva, non posso che consigliarvene la visione.