logo AnimeClick.it

7.5/10
-

Forse non dovrei vantarmene, eppure mi sono avvicinato a questo anime grazie alla sua prima sigla d’apertura, così simile, a livello strumentale, alla celeberrima “Barbie Girl” degli Aqua. Gli anni in cui ha visto la luce “Nurse Angel Ririka SOS” sono in effetti proprio gli anni ‘90, certamente fra i più prolifici nell’ambito dell’animazione giapponese.

La protagonista della storia è Ririka Moriya (Erika Rangemayer, nell’adattamento a cura della Merak), una simpatica biondina di dieci anni (quattordici in Italia) che frequenta la “Scuola del Picco Bianco” insieme alle fidate Anna e Karin, l’odiosissima Miyuki (Margarette) e il buffo amico d’infanzia Seiya (Sonny.) La vita della giovane viene letteralmente sconvolta quando in zona si trasferisce un nuovo studente, tale Kanō Nozomu (Kane), per tutti proveniente dalla grigia Londra ma, in realtà, originario di Queen Earth (Stella Crystel), un pianeta molto simile al nostro. Il forestiero, preoccupato per le sorti di entrambi i mondi, affida a Ririka un cappellino da infermiera, magico artefatto che renderà possibile la trasformazione di lei nella leggendaria Nurse Angel (o Principessa Crystel.) La nostra eroina dovrà così affrontare i malvagi della Stella Nera, rei di aver avvelenato Queen Earth e ora intenzionati ad assoggettare pure i terrestri.
Molto vivace è l’entourage di persone, adulti e bambini, civili e nemici, che colorano, nel corso dei trentacinque episodi, questa carinissima serie animata frutto degli sforzi dello studio GALLOP, lo stesso che ha prodotto “Hime-chan no Ribbon” (“Un fiocco per sognare, un fiocco per cambiare”) e “Kodomo no Omocha” (“Rossana”)

“Nurse Angel Ririka SOS” è, in definitiva, un mahō shōjo ben strutturato, da consigliare agli amanti del genere e anche a chi si avvicina solo adesso al mondo degli anime.
Non aggiungo altro: lascio a voi il piacere di scoprire il resto.