Recensione
Nana
10.0/10
"Non riesco a definire le sensazioni che ho provato dentro di me quella notte. Amore? Eccitazione? Nessuna parola risulta appropriata [...]"
Penso che questa frase (che troverete nel primo volume di quello che io considero un vero e proprio capolavoro) descriva perfettamente ciò che ho provato quando ho scoperto "Nana".
Di "Nana" io mi sono letteralmente innamorata. Pian piano; "come quando ci si addormenta".
Ai Yazawa, già famosa per aver composto opere altrettanto celebri, come: "Gokinjo monogatari" (Cortili del cuore) oppure "Paradise Kiss", ha confermato il suo talento e penso che con "Nana" abbia raggiunto l'apice.
In molti potrebbero essere frenati dall'incompletezza dell'opera (anche se, proprio nell'ultimo periodo, l'autrice ha confermato che riprenderà la lavorazione del manga), ma penso che ciò che "Nana" trasmette compensi largamente il vuoto che la mancanza di un degno finale provoca inizialmente.
Il vero punto di forza (che poi è una peculiarità della stessa autrice) non è tanto rappresentato dai disegni o dalla storia in sé (entrambi eccezionali), quanto dalla caratterizzazione dei personaggi.
Non ci sono ragazzine prive di difetti o uomini disposti a tutto pur di salvare la propria donna. Dimenticate i classici personaggi di shojo manga, perchè ogni soggetto inserito in quest'opera è assolutamente reale. In 21 volumi, riuscirete a conoscerli e ad amarli per i loro pregi e, ancor di più, per i loro difetti.
Ai Yazawa disegna non solo l'amore, che in "Nana" è sì importante, ma non al punto di monopolizzare la storia, ma anche e soprattutto ciò che caratterizza la vita: I sogni, a cui non si vuole rinunciare, i grandi dolori, le insicurezze, le semplici amicizie. Ai Yazawa antepone la vita al classico idillio dei shojo manga e in "Nana" è riuscita a rappresentare situazioni così disparate, che è impossibile non riuscire ad identificarsi, anche solo per un istante, in uno dei tanti personaggi di questo capolavoro.
"Nana" vi entrerà nel cuore e ci rimarrà, perchè l'impronta che lascia è indelebile e il suo messaggio è talmente profondo che, ad ogni rilettura, riuscirete a cogliere nuove sfumature che non potranno che farvi amare ancora di più questo capolavoro.
Penso che questa frase (che troverete nel primo volume di quello che io considero un vero e proprio capolavoro) descriva perfettamente ciò che ho provato quando ho scoperto "Nana".
Di "Nana" io mi sono letteralmente innamorata. Pian piano; "come quando ci si addormenta".
Ai Yazawa, già famosa per aver composto opere altrettanto celebri, come: "Gokinjo monogatari" (Cortili del cuore) oppure "Paradise Kiss", ha confermato il suo talento e penso che con "Nana" abbia raggiunto l'apice.
In molti potrebbero essere frenati dall'incompletezza dell'opera (anche se, proprio nell'ultimo periodo, l'autrice ha confermato che riprenderà la lavorazione del manga), ma penso che ciò che "Nana" trasmette compensi largamente il vuoto che la mancanza di un degno finale provoca inizialmente.
Il vero punto di forza (che poi è una peculiarità della stessa autrice) non è tanto rappresentato dai disegni o dalla storia in sé (entrambi eccezionali), quanto dalla caratterizzazione dei personaggi.
Non ci sono ragazzine prive di difetti o uomini disposti a tutto pur di salvare la propria donna. Dimenticate i classici personaggi di shojo manga, perchè ogni soggetto inserito in quest'opera è assolutamente reale. In 21 volumi, riuscirete a conoscerli e ad amarli per i loro pregi e, ancor di più, per i loro difetti.
Ai Yazawa disegna non solo l'amore, che in "Nana" è sì importante, ma non al punto di monopolizzare la storia, ma anche e soprattutto ciò che caratterizza la vita: I sogni, a cui non si vuole rinunciare, i grandi dolori, le insicurezze, le semplici amicizie. Ai Yazawa antepone la vita al classico idillio dei shojo manga e in "Nana" è riuscita a rappresentare situazioni così disparate, che è impossibile non riuscire ad identificarsi, anche solo per un istante, in uno dei tanti personaggi di questo capolavoro.
"Nana" vi entrerà nel cuore e ci rimarrà, perchè l'impronta che lascia è indelebile e il suo messaggio è talmente profondo che, ad ogni rilettura, riuscirete a cogliere nuove sfumature che non potranno che farvi amare ancora di più questo capolavoro.