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7.5/10
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Parto col dire che conoscevo già l'autrice per il suo "oBaka-Chan", che non mi aveva colpito troppo in positivo, ma la trama di questa sua nuova opera mi attirava, le copertine mi piacevano da impazzire (nonostante non abbia ancora capito il colore di capelli della protagonista) e così... eccomi qui!
Il manga racconta di Mairu, studentessa sciatta e brutta, ostracizzata dai suoi compagni di scuola e vittima delle prese in giro, come ogni sfigatella con gli occhiali che si rispetti; in seguito ad un incidente fa la conoscenza di Tenyu, un bizzarro ragazzo con il pallino del make-up, che la aiuterà a migliorare il suo aspetto fisico e che la farà da consigliere nelle sue prime ed emozionanti avventure amorose.
Devo dire che mi aspettavo uno sviluppo della trama totalmente diverso, ma forse mi ero fatta un'idea sbagliata leggendo l'introduzione: mi immaginavo infatti che la storia fosse incentrata sul CAMBIAMENTO della situazione della protagonista, sia sul piano dell'aspetto fisico che su quello dei rapporti sociali, invece già dai primissimi capitoli Mairu subisce il grande cambiamento (che io, sigh, mi immaginavo erroneamente svilupparsi di volume in volume) e, improvvisamente trasformatasi in una silfide, innamorata (sì, ma dell'amore) e ancora del tutto inesperta in materia, il manga si "limita" a narrarci le sue turbolente vicende amorose, da cui avrà modo di trarre importanti insegnamenti. Forse per questo, a detta di molti, l'opera è eccessivamente frivola; discreta importanza è senza dubbio data all'aspetto fisico, ma non sarà questo il criterio che muoverà Mairu e i coprotagonisti nelle loro scelte, assolutamente. E non vedo niente di male in un'opera in cui la protagonista impara a prendersi cura di sé stessa! No, a me l'unica cosa che ha davvero fatto storcere il naso, per non dir di peggio, sono, appunto, i dubbi insegnamenti di cui sopra, che ogni tanto emergevano dalla lettura (uno di quelli che mi hanno colpito, ma non è stato il solo, si puo' riassumere così: "se vuoi stare con me devi troncare i rapporti con tutti i tuoi amici, perché sono geloso") ma leggendo, e vedendo che l'ingenua protagonista, dopo aver capito di stare subendo un'ingiustizia, agiva di conseguenza, ho tirato un sospiro di sollievo.
Nonostante le mie aspettative deluse in fatto di svolgimento, insomma, il manga si è rivelato una lettura fresca e piacevole, e, devo ammettere, su certi lati anche piuttosto originale. Più volte mi sono ritrovata a chiedermi, pensando ad uno dei personaggi: "E adesso? Che cosa farà?", cosa che raramente mi era successa leggendo un fumetto di questa tipologia (primo fra tutti, appunto, "Obaka-Chan"), i cui protagonisti solitamente seguono un percorso prestabilito già visto e rivisto da tutte le parti; qua i personaggi rompono (non fatevi illusioni, non di molto, ma quel poco che basta per invogliare la lettura!) la monotonia, e più volte ti lasciano con un senso di attesa tra un volume e l'altro, anche se nel finale l'autrice sembra propendere verso la via più semplice. Peccato, perché secondo me avrebbe potuto osare un po' di più e rendere quest'opera davvero diversa, sotto tanti punti di vista. Degni di menzione anche i personaggi secondari, che secondo me avrebbero meritato un po' più di spazio, perché veramente azzeccati! Dalla bellissima vicina di casa di Mairu, Fuwari, insospettabile trans, e suo fratello, tenero amico d'infanzia di Mairu, alla glaciale Ayano, che nonostante il suo ruolo non mi è affatto dispiaciuta.
I disegni della Zakuri Sato, purtroppo, non mi fanno impazzire: volti a mio parere troppo affilati, figure spesso sproporzionate, sfondi inesistenti e totale incapacità dell'autrice nel disegnare figure in movimento (tanto che nei primi volumi, per mezzo dei personaggi, fa anche dell'autoironia in proposito) ma non sono del tutto da bocciare, anche perché, come è vero che l'autrice non si concentra sugli sfondi, in compenso ci regala degli 'outfit' davvero carini e curatissimi, e ho apprezzato particolarmente le "inquadrature" (passatemi il termine) quasi da telefilm; in ogni caso, il tratto è in continuo miglioramento e le differenze si notano davvero, di volume in volume. In conclusione, "Mairunovich" non è certo un capolavoro di manga, ma una lettura divertente e piacevole, da leggere senza impegno, che puo', nonostante tutto, rivelare qualche sorpresa.