Recensione
Boku kara Kimi ga Kienai
7.0/10
"Boku kara kimi ga kienai" è un manga shojo di quattro volumi che ho scoperto quasi per caso e, leggendo le ottime recensioni, mi sono decisa a iniziarlo.
La storia parla di Hotaru, una ragazza che si innamora di Haruna-sensei, il professore che in metro le salva la vita facendo così immediatamente breccia nel suo cuore.
Capisco la gratitudine, ma non è possibile innamorarsi di una persona solo perché ti ha aiutato. Ovviamente, però, queste cose succedono nei manga shojo, quindi passiamo oltre.
Da quel giorno, per ben due anni, la ragazza è innamorata del professore, e per questo decide di iscriversi al liceo dove insegna. Qui incontra un ragazzo a lui molto somigliante che, guarda un po', diventa il suo compagno di banco e, sempre guarda un po', si scopre essere il fratello di Haruna-sensei. E fu così che partirono le "tarantelle" e gli intrecci amorosi tra i vari personaggi.
Il bello di questo manga è che, essendo breve, risulta essere molto scorrevole e leggero: è un manga fatto per intrattenere e, in alcuni punti, divertire il lettore, anche se certe scene sono parecchio tirate e quindi abbastanza prevedibili.
In questa serie sono presenti tutti i cliché visti e rivisti degli shojo: personaggi a caso innamorati dei protagonisti, ex che ritornano, appuntamenti al luna-park o chissà dove, amiche gelose, drammi adolescenziali con genitori che non capiscono i sentimenti dei propri figli... Insomma, c'è davvero tutto!
Come si conclude il manga è abbastanza prevedibile, ma le pagine finali mi hanno lasciata un po' perplessa.
La conclusione è stata troppo superficiale e frettolosa, sì è creato un dramma grande quanto una casa e poi si è risolta la situazione in poche pagine e in maniera piuttosto banale.
Dal punto di vista grafico, i disegni sono davvero belli, curatissimi, con un tratto molto pulito che ho apprezzato particolarmente.
Il manga raggiunge sicuramente la sufficienza, ma non va oltre il 7.
La storia parla di Hotaru, una ragazza che si innamora di Haruna-sensei, il professore che in metro le salva la vita facendo così immediatamente breccia nel suo cuore.
Capisco la gratitudine, ma non è possibile innamorarsi di una persona solo perché ti ha aiutato. Ovviamente, però, queste cose succedono nei manga shojo, quindi passiamo oltre.
Da quel giorno, per ben due anni, la ragazza è innamorata del professore, e per questo decide di iscriversi al liceo dove insegna. Qui incontra un ragazzo a lui molto somigliante che, guarda un po', diventa il suo compagno di banco e, sempre guarda un po', si scopre essere il fratello di Haruna-sensei. E fu così che partirono le "tarantelle" e gli intrecci amorosi tra i vari personaggi.
Il bello di questo manga è che, essendo breve, risulta essere molto scorrevole e leggero: è un manga fatto per intrattenere e, in alcuni punti, divertire il lettore, anche se certe scene sono parecchio tirate e quindi abbastanza prevedibili.
In questa serie sono presenti tutti i cliché visti e rivisti degli shojo: personaggi a caso innamorati dei protagonisti, ex che ritornano, appuntamenti al luna-park o chissà dove, amiche gelose, drammi adolescenziali con genitori che non capiscono i sentimenti dei propri figli... Insomma, c'è davvero tutto!
Come si conclude il manga è abbastanza prevedibile, ma le pagine finali mi hanno lasciata un po' perplessa.
La conclusione è stata troppo superficiale e frettolosa, sì è creato un dramma grande quanto una casa e poi si è risolta la situazione in poche pagine e in maniera piuttosto banale.
Dal punto di vista grafico, i disegni sono davvero belli, curatissimi, con un tratto molto pulito che ho apprezzato particolarmente.
Il manga raggiunge sicuramente la sufficienza, ma non va oltre il 7.