Recensione
Miss Kobayashi's Dragon Maid
8.5/10
Recensione di Otaku moderato
-
Kyoto Animation colpisce ancora.
Immaginate di uscire di casa di buon mattino per andare al lavoro, quando davanti la porta di casa vi si para davanti il gigantesco muso di un drago, personificazione di maestosità, potenza e guai, e che all'improvviso assume i panni di una dolcissima cameriera pronta a servirvi; voi che fareste?
Questo è quello che capiterà alla giovane signorina Kobayashi (ma ce l'ha un nome?), quando le piomberà davanti Torhu, colei che le cambierà per sempre la vita. Questo è l'incipit di "Miss Kobayashi's Dragon Maid" (in originale "Kobayashi-san Chi no Maid Dragon"), serie animata made in Kyoani di tredici puntate, basata sull'omonimo manga.
Dopo il bizzarro incipit la trama racconterà di questa particolare convivenza tra Kobayashi-san, modello di donna di società molto frustata che vedrà una sorta di toccasana nell'arrivo di Torhu, e Torhu, che fin dalle prime battute è cotta persa di Kobayashi-san, e migliora man mano nel suo ruolo come persona - ovviamente iniziato in modo burrascoso, dati i caratteri, e poi andando pian piano a migliorare, fino a rendere la loro convivenza molto naturale. Ovviamente il punto di forza di questa serie è la comicità, dati i bizzarri siparietti che Torhu e compagnia andranno a tirar fuori sfruttando i loro poteri di draghi; infatti, oltre a Torhu, vi saranno altri draghi, ovvero Kanna, vera e propria bambina che ha già fatto conquiste per il suo aspetto 'puccioso' e il suo atteggiamento veramente infantile e ingenuo, Elma, vera e propria ignorante della vita di tutti i giorni, Lucoa, con il suo davanzale ballerino e la sua mania di "disponibilità" e di indecenza nel buongusto, e Fafnir, freddo e impassibile hikikomori (a detta di Kobayashi per il suo ruolo originale di drago), che conoscerà il mondo degli otaku. Dal lato degli umani vi sono Takiya, collega di lavoro nonché modello otaku, Riko, tipica ragazzina innamorata, e Shota, giovane mago che si ritroverà a conoscere un po' troppo presto il mondo degli adulti.
Tutti questi personaggi offrono quindi un ventaglio di personalità e rappresentano una specie di specchio della vita reale, inizialmente grigia e modesta, poi migliorata con questi particolari incontri; oltre alla comicità vi è anche un po' di serietà, date queste particolari convivenze e i possibili risultati che potrebbero scatenare; inoltre non manca un po' di romance, qui in salsa shoujo-ai.
In ambito grafico, Kyoani mischia un po' dei suoi stili grafici, ovvero la cura realistica e lo stile da cartoon, creando uno stile grafico molto colorato e ben riuscito, insieme al suo famoso characther design moe, mentre in ambito sonoro se ne esce fuori con ottime recitazioni del cast dei seiyuu (come Matsumi Tamura per Kobayashi-san o Daisuke Ono per Fafnir) e una colonna sonora molto galoppante e ben riuscita, adatta ad ogni contesto.
Insomma, una serie che può piacere e far divertire, segno che Kyoani riesce sempre a tirare fuori serie molto belle e che meritano attenzione.
Immaginate di uscire di casa di buon mattino per andare al lavoro, quando davanti la porta di casa vi si para davanti il gigantesco muso di un drago, personificazione di maestosità, potenza e guai, e che all'improvviso assume i panni di una dolcissima cameriera pronta a servirvi; voi che fareste?
Questo è quello che capiterà alla giovane signorina Kobayashi (ma ce l'ha un nome?), quando le piomberà davanti Torhu, colei che le cambierà per sempre la vita. Questo è l'incipit di "Miss Kobayashi's Dragon Maid" (in originale "Kobayashi-san Chi no Maid Dragon"), serie animata made in Kyoani di tredici puntate, basata sull'omonimo manga.
Dopo il bizzarro incipit la trama racconterà di questa particolare convivenza tra Kobayashi-san, modello di donna di società molto frustata che vedrà una sorta di toccasana nell'arrivo di Torhu, e Torhu, che fin dalle prime battute è cotta persa di Kobayashi-san, e migliora man mano nel suo ruolo come persona - ovviamente iniziato in modo burrascoso, dati i caratteri, e poi andando pian piano a migliorare, fino a rendere la loro convivenza molto naturale. Ovviamente il punto di forza di questa serie è la comicità, dati i bizzarri siparietti che Torhu e compagnia andranno a tirar fuori sfruttando i loro poteri di draghi; infatti, oltre a Torhu, vi saranno altri draghi, ovvero Kanna, vera e propria bambina che ha già fatto conquiste per il suo aspetto 'puccioso' e il suo atteggiamento veramente infantile e ingenuo, Elma, vera e propria ignorante della vita di tutti i giorni, Lucoa, con il suo davanzale ballerino e la sua mania di "disponibilità" e di indecenza nel buongusto, e Fafnir, freddo e impassibile hikikomori (a detta di Kobayashi per il suo ruolo originale di drago), che conoscerà il mondo degli otaku. Dal lato degli umani vi sono Takiya, collega di lavoro nonché modello otaku, Riko, tipica ragazzina innamorata, e Shota, giovane mago che si ritroverà a conoscere un po' troppo presto il mondo degli adulti.
Tutti questi personaggi offrono quindi un ventaglio di personalità e rappresentano una specie di specchio della vita reale, inizialmente grigia e modesta, poi migliorata con questi particolari incontri; oltre alla comicità vi è anche un po' di serietà, date queste particolari convivenze e i possibili risultati che potrebbero scatenare; inoltre non manca un po' di romance, qui in salsa shoujo-ai.
In ambito grafico, Kyoani mischia un po' dei suoi stili grafici, ovvero la cura realistica e lo stile da cartoon, creando uno stile grafico molto colorato e ben riuscito, insieme al suo famoso characther design moe, mentre in ambito sonoro se ne esce fuori con ottime recitazioni del cast dei seiyuu (come Matsumi Tamura per Kobayashi-san o Daisuke Ono per Fafnir) e una colonna sonora molto galoppante e ben riuscita, adatta ad ogni contesto.
Insomma, una serie che può piacere e far divertire, segno che Kyoani riesce sempre a tirare fuori serie molto belle e che meritano attenzione.