logo AnimeClick.it

-

Dopo aver visto tutti e settantacinque gli episodi delle tre stagioni, posso assegnare senza remore il massimo dei voti a questo anime. Non illustrerò la trama, visto che è facilmente reperibile, ma esporrò il mio punto di vista.

Ho visto relativamente pochi spokon, ma "Kuroko no Basket" si allontana abbastanza da tutti gli stereotipi del genere, così da poter essere tranquillamente considerato come un anime molto originale e degno di essere visto e seguito.
L'autore, Tadatoshi Fujimaki, prende come riferimento un giocatore mingherlino, semplice e remissivo, che cerca di affermare, durante tutto l'anime, un suo ideale di basket, non solo all'interno del suo club, ma anche cercando di "regolare i conti" con la cosiddetta "generazione dei miracoli". Pertanto questo personaggio principale, Kuroko, si allontana già dal classico personaggio principale degli spokon, di solito tenace, deciso, grintoso, per avvicinarsi più a una caratterizzazione a 360º, con momenti in cui vediamo Kuroko assolutamente abbattuto e sconsolato, e momenti in cui riesce invece a risollevarsi. Questa caratterizzazione consente una profonda immedesimazione col personaggio. Tutti noi potremmo essere Kuroko, essendo quest'ultimo un soggetto con medie abilità, con una personalità abbastanza comune.

In questo anime non troverete vittorie scontate o una scalata verso il successo semplice o fatta di semplici ostacoli. Ogni puntata è utile, anzi essenziale per comprendere appieno l'anime. Non vi sono inutili riempitivi. Ci saranno cocenti delusioni che senz'appello termineranno i sogni di Kuroko, nonostante a momenti la vetta sportiva sembri vicina. Questo sicuramente incentiva la visione, in quanto non ci sarà puntata che non vi stimoli a vedere la successiva.

Per quanto riguarda l'ultimo aspetto per cui secondo me questo anime merita 10, ciò è profondamente soggettivo, può pertanto piacere come non piacere: gli scontri con le altre squadre durante i vari tornei sono caratterizzati da vera e propria epica, la concentrazione massima degli atleti (chiamata zone), i colpi e le mosse caratteristiche dei personaggi, il modo in cui vengono affrontate le varie rivalità richiamano scontri epici, e le animazioni sono piene di simbolismi che addirittura avvicinano questo spokon a uno shonen. Per esempio si caratterizzano alcuni personaggi, in momenti particolari del match, con un'aura o un certo dribbling con un effetto di illusione ottica, oppure uno scontro dove il contorno (magari il campo e il pubblico) viene meno con una concentrazione totale sul momento psichico in cui i due atleti si ritrovano.
In pratica, piuttosto che far vivere un match così come lo si potrebbe vedere in TV, l'autore concentra l'attenzione sulla percezione individuale soggettiva dei singoli protagonisti della singola azione sportiva che viene condotta in campo.

Non esistono 10 che possono essere attributi secondo me in senso oggettivo. Per cui è normale che un 10 comprende anche le emozioni suscitatemi in concreto da questo anime, che possono essere diverse in ognuno di voi lettori. Per cui vi invito semplicemente a vederlo e a farvi una vostra opinione.