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"Salve a tutti, mi chiamo Sguaida, e sono un consumatore seriale di "Neon Genesis Evangelion". Ho iniziato l'assunzione a nove anni, nel lontano 2000, quando per la prima volta venne trasmesso in TV, e da allora la mia dipendenza non si è mai fermata o calata, anzi in diciassette anni la mia scimmia è cresciuta giorno dopo giorno, assumendo dimensioni elefantiache".

Inizio una recensione ormai da troppo tempo rimandata come se fossi il paziente di uno di quei centri di assistenza per alcolisti. Perché, come dicevo poc'anzi, la mia relazione con "Neon Genesis Evangelion" è davvero analoga a una dipendenza da alcool o da droghe. Per quanto ami alla follia il franchise, e davvero queste mie parole non sono parole spese a vuoto, il parto della mente di Anno mi ha tramutato in un tossicomane, sempre alla ricerca di una nuova dose; non di sostanza, ma di sapere etereo. Seppur i sintomi di questo legame non siano gravi come in una patologia realmente esistente, la dipendenza che si è creata in me non mi lascia via di scampo.

"Neon Genesis Evangelion" si comporta come una droga a causa della sua intrinseca complessità. La sua capacità di diventare qualcosa di nuovo ogniqualvolta se ne parli, lo si legga, lo si guardi, se ne discuta, ti attrae come una calamita.
Sai che apprendere ogni singola interpretazione in rete ti sarà fatale e ti procurerà solo mal di testa e notti in bianco per rielaborare questa nuova esegesi, ma non riesci a scollarti. Non puoi. E quando hai assunto questa prima nuova considerazione, senti il bisogno fisico impellente di apprenderne una seconda, anche piccola, anche insulsa. Non riesci a uscire da questa spirale, non hai scampo; e più passa il tempo tra un'inoculazione e l'altra, più il bisogno è forte e più necessiti di rivelazioni imponenti per sentirti in pace con te stesso e con l'opera.

Ecco, io possiedo questo rapporto di amore-odio con "Evangelion". Amo la sua cerebralità, le sue difficoltà, la sua stratificazione e i suoi continui allacciamenti, ma allo stesso tempo odio non riuscire a pensare ad altro da quasi vent'anni, non riuscire a dormire senza aver riletto per l'ennesima volta questa teoria o aver visto quel video, non riuscire a godermi un nuovo prodotto fino in fondo perché naturalmente lo paragono a questo.
Per questa sua conformazione, per questa sua natura, per il semplice fatto che infesti i miei sogni da due decenni e mi abbia accompagnato per oltre tre lustri, vedendomi crescere e maturare, "Neon Genesis Evangelion" avrà sempre un posto di riguardo nel mio cuore. Per quanto alle volte sia doloroso, per quanto alle volte possa turbarmi e farmi sforzare, non può non essere il Sole del mio sistema eliocentrico.