Recensione
Dead Tube
10.0/10
Se siete parte di quel gruppo di persone che fanservice e violenza (edgyness) gli puzzano, potete gia da qui mandare a quel paese questo manga e smettere di leggere la recensione.
Se invece come me siete amanti del trash, e non sentite il bisogno di razionalizzare ogni singolo aspetto e dettaglio per gustarvi un manga, probabilmente vi trovate di fronte alla vostra bibbia.
Questo è un manga senza eroi e senza esclusione di colpi. Il tema portante consiste in una guerra per ottenere il maggior numero di visualizzazioni possibili in un portale chiamato "Dead Tube". Come fa ad esistere questo portale e controllare la legge non si sa e probabilmente non verrà neanche mai spiegato. Ma non è questo il punto della questione, quindi è inutile farsene una malattia. Non è lo scopo dei nostri "eroi" fermare Dead Tube. Al contrario loro sono qui per partecipare al gioco. Dead Tube retribuisce molto bene i partecipanti ma all'ultimo classificato spetta da fare da capro espiatorio per le malefatte di tutti gli altri. Questo finisce sempre col causare delle reazioni esagerate dai partecipanti che magari avrebbero voluto fare solo uno scherzetto e si ritrovano ad organizzare stupri di gruppo con omicidio per evitare di finire ultimi.
Il resto si scrive da solo, come annuncia la protagonista Mai Mashiro all'inizio della storia, "Niente fa più visualizzazioni di sesso e violenza". E nessuno è disposto a tentare la fortuna con un video di gattini che giocano con le paperelle.
Grazie alle premesse, e alla personalità psicopatica di molti "pro" deadtuber, ogni gara per il video più virale finisce presto col degenerare. Di brutto. In poco tempo si arriva a lunghe sequenze di cadaveri mutilati, torture, stupri, e a sexy assassine psicopatiche che oltre al fratturare deretani non disdegnano di fare a meno del vestiario per attirare ancora di più l'attenzione.
I protagonisti, soprattutto il ragazzo "Machiya", solitamente cercano di andarci piano o anche cercare di aiutare possibili bersagli decisi da Dead Tube per fare il video. Ma fra i discutibili personaggi che partecipano al gioco, e il fatto che Mai e Machiya sono alquanto deviati di loro, la pietà e i buoni propositi finiscono spesso col venir meno. Ed è li che la coppia d'oro, lei l'esecutrice materiale e diva di Dead Tube, e lui fido cameraman che ne immortala "la bellezza" di lei e delle sue azioni, danno il meglio di sé. Come in una versione deviata di Detective Conan smascherano le macchinazioni degli altri deadtuber e portano loro retribuzione in pieno stile deadtube, facendoci anche le views necessarie per vincere il gioco.
La storia è episodica e come unico filo conduttore al momento sono le vicende che legano i personaggi a Dead Tube, ed alcune relazioni fra loro. Dead Tube è quello che in gergo si definisce un "mcguffin", un espediente narrativo che ha come unico scopo quello di portare i protagonisti in una determinata situazione. Non sembra esserci nessuna volontà di esplorarne le persone che ci stanno dietro o il funzionamento del sistema. E' un qualcosa che c'è, e siccome c'è i personaggi devono adattarsi alla situazione.
Bello lo stile grafico del disegnatore che ha un passato nell'ambiente hentai, e si nota. Nonostante il manga è molto diretto nel proporre su cosa si basano i vari archi narrativi e il manga in generale (sangue e tette), e la palese natura trash del prodotto, non tutto sarà sbattuto in faccia al lettore dal primo momento. In pieno stile survival ci saranno complotti e tradimenti fra i vari personaggi in gioco, motivazioni personali contrastanti, rivalità e così via. Ed è questo che prima mi ha fatto paragonare questo manga ad un "Detective Conan perverso". Quindi "sangue e tette" ma non esclusivamente. Ci sono vicende, piccole trame, e misteri nei vari archi narrativi che fanno da collante al massacro, e fanno in modo che leggere questo manga non sia solo come sfogliare un catalogo di cadaveri mutilati e donnine nude.
Di mio sono un grande appassionato di storie violente ed ecchi, ed ho una preferenza per gli antieroi o i cattivi protagonisti. Quindi questo è un manga che colpisce tutti i miei punti deboli. Voto massimo per me.
Se invece come me siete amanti del trash, e non sentite il bisogno di razionalizzare ogni singolo aspetto e dettaglio per gustarvi un manga, probabilmente vi trovate di fronte alla vostra bibbia.
Questo è un manga senza eroi e senza esclusione di colpi. Il tema portante consiste in una guerra per ottenere il maggior numero di visualizzazioni possibili in un portale chiamato "Dead Tube". Come fa ad esistere questo portale e controllare la legge non si sa e probabilmente non verrà neanche mai spiegato. Ma non è questo il punto della questione, quindi è inutile farsene una malattia. Non è lo scopo dei nostri "eroi" fermare Dead Tube. Al contrario loro sono qui per partecipare al gioco. Dead Tube retribuisce molto bene i partecipanti ma all'ultimo classificato spetta da fare da capro espiatorio per le malefatte di tutti gli altri. Questo finisce sempre col causare delle reazioni esagerate dai partecipanti che magari avrebbero voluto fare solo uno scherzetto e si ritrovano ad organizzare stupri di gruppo con omicidio per evitare di finire ultimi.
Il resto si scrive da solo, come annuncia la protagonista Mai Mashiro all'inizio della storia, "Niente fa più visualizzazioni di sesso e violenza". E nessuno è disposto a tentare la fortuna con un video di gattini che giocano con le paperelle.
Grazie alle premesse, e alla personalità psicopatica di molti "pro" deadtuber, ogni gara per il video più virale finisce presto col degenerare. Di brutto. In poco tempo si arriva a lunghe sequenze di cadaveri mutilati, torture, stupri, e a sexy assassine psicopatiche che oltre al fratturare deretani non disdegnano di fare a meno del vestiario per attirare ancora di più l'attenzione.
I protagonisti, soprattutto il ragazzo "Machiya", solitamente cercano di andarci piano o anche cercare di aiutare possibili bersagli decisi da Dead Tube per fare il video. Ma fra i discutibili personaggi che partecipano al gioco, e il fatto che Mai e Machiya sono alquanto deviati di loro, la pietà e i buoni propositi finiscono spesso col venir meno. Ed è li che la coppia d'oro, lei l'esecutrice materiale e diva di Dead Tube, e lui fido cameraman che ne immortala "la bellezza" di lei e delle sue azioni, danno il meglio di sé. Come in una versione deviata di Detective Conan smascherano le macchinazioni degli altri deadtuber e portano loro retribuzione in pieno stile deadtube, facendoci anche le views necessarie per vincere il gioco.
La storia è episodica e come unico filo conduttore al momento sono le vicende che legano i personaggi a Dead Tube, ed alcune relazioni fra loro. Dead Tube è quello che in gergo si definisce un "mcguffin", un espediente narrativo che ha come unico scopo quello di portare i protagonisti in una determinata situazione. Non sembra esserci nessuna volontà di esplorarne le persone che ci stanno dietro o il funzionamento del sistema. E' un qualcosa che c'è, e siccome c'è i personaggi devono adattarsi alla situazione.
Bello lo stile grafico del disegnatore che ha un passato nell'ambiente hentai, e si nota. Nonostante il manga è molto diretto nel proporre su cosa si basano i vari archi narrativi e il manga in generale (sangue e tette), e la palese natura trash del prodotto, non tutto sarà sbattuto in faccia al lettore dal primo momento. In pieno stile survival ci saranno complotti e tradimenti fra i vari personaggi in gioco, motivazioni personali contrastanti, rivalità e così via. Ed è questo che prima mi ha fatto paragonare questo manga ad un "Detective Conan perverso". Quindi "sangue e tette" ma non esclusivamente. Ci sono vicende, piccole trame, e misteri nei vari archi narrativi che fanno da collante al massacro, e fanno in modo che leggere questo manga non sia solo come sfogliare un catalogo di cadaveri mutilati e donnine nude.
Di mio sono un grande appassionato di storie violente ed ecchi, ed ho una preferenza per gli antieroi o i cattivi protagonisti. Quindi questo è un manga che colpisce tutti i miei punti deboli. Voto massimo per me.