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10.0/10
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Se volete un manga crudo che parli di tecniche di combattimento e grandi tornei, "Shamo, nato per combattere" fa al caso vostro. Non per niente "Shamo" è il nome di una razza di galli da combattimento originari del Giappone.
Ho iniziato questa serie nel 2013 e sin dal primo volume mi ha subito preso per l'eccessiva cattiveria con la quale vengono raccontati gli avvenimenti di questo giovane assassino e dal mondo che lo circonda, partendo dai primi giorni al riformatorio fino agli ultimi combattimenti. Anche con la macanza di Izo Hashimoto a partire dal volume 26 (che diresse la sceneggiatura di un filmone quale Akira, mica bruscolini) il manga, a mio parere, non ha subito la benché minima variazione negativa pur entrando nel vivo di una delle sfide più ardue per Ryo.
Per me, che sono un lettore seriale di manga dall'età di 16 anni, è una di quelle storie che raramente potremo rivedere in futuro. E' un concentrato di pura cattiveria con note piene d'amore, che a volte risultano anche buffe o fuori contesto se pensiamo a che genere di persona è Ryo.
Ve lo consiglio? Assolutamente si, 10/10 senza pensarci due volte. Perchè quando una serie di manga ti lascia quel vuoto dentro che non riesci a colmare con nient'altro, significa che è una di quelle che vale la pena di leggere.