Recensione
Tsugumomo
10.0/10
E' possibile creare un manga fortemente ecchi, che rasenta l'hentai, e che allo stesso tempo ha una trama interessante e può rivaleggiare (o anche sorpassare) i più famosi shonen manga nelle scene d'azione? La risposta a questa domanda è "Tsugumomo".
Sì l'autore di questo manga è riuscito a realizzare quello che molti ritenevano impossibile: un manga soft-porn con una buona storia, caratterizzazione, e combattimenti. Nettamente superiore ad "High School DxD" e "Shinmai Maou no Testament". I personaggi femminili sono tutte diversi, sia come personalità che come proporzioni fisiche, l'autore è formidabile nel creare corpi diversi fra loro con seni che sembrano verosimili e naturali anche con le più inverosimilmente poppute del cast. Uno stile grafico non molto tipico, più dettagliato e realistico della media. La storia parte lentamente, l'autore ammette che all'inizio non aveva le idee chiare su cosa avrebbe realizzato, ma quando ingrana recupera immediatamente tutto il tempo perso. I conflitti sono ben motivati e il ruolo del protagonista è necessario. Non perchè lui è il mitico eroe scelto dagli dei, o perchè lui è il più fiko di tutti, ma perchè nel particolare setting di questo manga ognuno deve risolvere personalmente il conflitto con gli "amasogi" (oggetti che sviluppano una propria volontà a causa di una maledizione) da loro creati.
Ottimo ecchi e ottimo shonen. Cosa si può chiedere di più?
Sì l'autore di questo manga è riuscito a realizzare quello che molti ritenevano impossibile: un manga soft-porn con una buona storia, caratterizzazione, e combattimenti. Nettamente superiore ad "High School DxD" e "Shinmai Maou no Testament". I personaggi femminili sono tutte diversi, sia come personalità che come proporzioni fisiche, l'autore è formidabile nel creare corpi diversi fra loro con seni che sembrano verosimili e naturali anche con le più inverosimilmente poppute del cast. Uno stile grafico non molto tipico, più dettagliato e realistico della media. La storia parte lentamente, l'autore ammette che all'inizio non aveva le idee chiare su cosa avrebbe realizzato, ma quando ingrana recupera immediatamente tutto il tempo perso. I conflitti sono ben motivati e il ruolo del protagonista è necessario. Non perchè lui è il mitico eroe scelto dagli dei, o perchè lui è il più fiko di tutti, ma perchè nel particolare setting di questo manga ognuno deve risolvere personalmente il conflitto con gli "amasogi" (oggetti che sviluppano una propria volontà a causa di una maledizione) da loro creati.
Ottimo ecchi e ottimo shonen. Cosa si può chiedere di più?