Recensione
My Hero Academia
8.0/10
L'anime inizia proponendoci la storia di un giovane ragazzo senza "superpoteri" che ambisce a diventare eroe in un mondo di persone che invece li hanno.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, i disegni sono riusciti a trasmettermi forti emozioni anche se lo stile è poco serioso, azzeccata la colonna sonora che è riuscita a rendere quasi perfette alcune scene che senza di essa sarebbero state poco interessanti. La regia nel complesso risulta molto buona anche se avrei adottato delle soluzioni diverse in alcune scene.
Parlando dei personaggi, ho trovato quasi banale il personaggio di Midoriya nelle primissime puntate, nel corso delle stagioni è cambiato molto conservando però le sue ideologie, questo ha contribuito a farmelo apprezzare sempre di più.
Il personaggio che ho meno apprezzato è stato quello di Katsuki Bakugo: anche se è uno dei più coerenti ho trovato logorante il suo continuo stato di collera.
Nel complesso i personaggi sono ben caratterizzati e non sono contraddittori.
I cattivi sono ottimi e hanno personalità ben delineate.
La prima stagione è stata ovviamente molto importante per la buona riuscita dell'opera anche se è quella che ho meno apprezzato; secondo me, il "livello" di questo anime, cresce esponenzialmente fino alla metà della seconda stagione per poi assestarsi e avere una crescita regolare fino alla fine della terza.
Il finale della terza non è sorprendente anche se ci vengono presentati nuovi personaggi molto interessanti.
Per concludere, questo shōnen mi è piaciuto molto anche se non è "l'anime perfetto". Il messaggio è molto bello a mio parere: se qualcosa la si desidera con fermezza, e si fa tutto per ottenerla, prima o poi la si ottiene.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, i disegni sono riusciti a trasmettermi forti emozioni anche se lo stile è poco serioso, azzeccata la colonna sonora che è riuscita a rendere quasi perfette alcune scene che senza di essa sarebbero state poco interessanti. La regia nel complesso risulta molto buona anche se avrei adottato delle soluzioni diverse in alcune scene.
Parlando dei personaggi, ho trovato quasi banale il personaggio di Midoriya nelle primissime puntate, nel corso delle stagioni è cambiato molto conservando però le sue ideologie, questo ha contribuito a farmelo apprezzare sempre di più.
Il personaggio che ho meno apprezzato è stato quello di Katsuki Bakugo: anche se è uno dei più coerenti ho trovato logorante il suo continuo stato di collera.
Nel complesso i personaggi sono ben caratterizzati e non sono contraddittori.
I cattivi sono ottimi e hanno personalità ben delineate.
La prima stagione è stata ovviamente molto importante per la buona riuscita dell'opera anche se è quella che ho meno apprezzato; secondo me, il "livello" di questo anime, cresce esponenzialmente fino alla metà della seconda stagione per poi assestarsi e avere una crescita regolare fino alla fine della terza.
Il finale della terza non è sorprendente anche se ci vengono presentati nuovi personaggi molto interessanti.
Per concludere, questo shōnen mi è piaciuto molto anche se non è "l'anime perfetto". Il messaggio è molto bello a mio parere: se qualcosa la si desidera con fermezza, e si fa tutto per ottenerla, prima o poi la si ottiene.