Recensione
In realtà io sono...
7.0/10
Ammetto che ho iniziato a guardare "Jitsu wa Watashi wa" solo perché era disponibile gratuitamente su YouTube, e il primo episodio mi era comparso tra i video consigliati. Eppure, anche se lo ho iniziato a vedere per puro caso, non è stato casuale che abbia visto tutto il resto, visto che vi ho trovato da subito una serie molto divertente e in generale un buon anime di intrattenimento.
Non lo definirei del resto in altro modo, in quanto non presenta trame complicate, particolari introspezioni psicologiche e nemmeno affronta temi importanti. Semplicemente ha una storia semplice, dei personaggi che ispirano simpatia e nel complesso le vicende scorrono via con grande leggerezza e disinvoltura. Non ci sono grandi sorprese né delle premesse così sconvolgenti: il protagonista, Asahi, è palesemente il classico studente giapponese delle superiori troppo timido e impacciato per esprimere i propri sentimenti con chiarezza. Attorno a lui si troveranno via via sempre più ragazze, tutte molto carine e ciascuna con le sue caratteristiche "particolari" (virgolette d'obbligo, trattandosi, per quanto riguarda le due principali, rispettivamente di un vampiro e di un alieno!), le quali un po' alla volta si scopriranno attratte, chi più chi meno, da questo giovanotto che cerca, barcamenandosi tra mille equivoci e situazioni imbarazzanti, di essere amico di tutte e di diventare qualcosa di più per una sola di loro.
Insomma, niente di speciale o unico. E tuttavia questa serie porta comunque a casa una piena sufficienza grazie alle risate che non manca di procurare e a mio parere a un ben riuscito comparto grafico: ho apprezzato molto il design dei personaggi, in particolare delle ragazze, nessuna delle quali presenta quegli enormi e inverosimili seni da decima misura che spesso la fanno da padrone.
Yuuko e Nagisa, in particolare, sono davvero carine, e sono contento che non si siano "svendute" in scene ecchi (classica caduta sul protagonista a parte).
In linea con questo anche la sigla di apertura, molto allegra e che non ho mai saltato.
Mi sento, tirando le somme, di consigliare la visione di questo anime a chi fosse alla ricerca di un semplice passatempo da guardare in viaggio o per staccare la spina prima di andare a dormire. In quest'ottica, se dovesse uscire un seguito, penso che lo guarderei sicuramente.
Non lo definirei del resto in altro modo, in quanto non presenta trame complicate, particolari introspezioni psicologiche e nemmeno affronta temi importanti. Semplicemente ha una storia semplice, dei personaggi che ispirano simpatia e nel complesso le vicende scorrono via con grande leggerezza e disinvoltura. Non ci sono grandi sorprese né delle premesse così sconvolgenti: il protagonista, Asahi, è palesemente il classico studente giapponese delle superiori troppo timido e impacciato per esprimere i propri sentimenti con chiarezza. Attorno a lui si troveranno via via sempre più ragazze, tutte molto carine e ciascuna con le sue caratteristiche "particolari" (virgolette d'obbligo, trattandosi, per quanto riguarda le due principali, rispettivamente di un vampiro e di un alieno!), le quali un po' alla volta si scopriranno attratte, chi più chi meno, da questo giovanotto che cerca, barcamenandosi tra mille equivoci e situazioni imbarazzanti, di essere amico di tutte e di diventare qualcosa di più per una sola di loro.
Insomma, niente di speciale o unico. E tuttavia questa serie porta comunque a casa una piena sufficienza grazie alle risate che non manca di procurare e a mio parere a un ben riuscito comparto grafico: ho apprezzato molto il design dei personaggi, in particolare delle ragazze, nessuna delle quali presenta quegli enormi e inverosimili seni da decima misura che spesso la fanno da padrone.
Yuuko e Nagisa, in particolare, sono davvero carine, e sono contento che non si siano "svendute" in scene ecchi (classica caduta sul protagonista a parte).
In linea con questo anche la sigla di apertura, molto allegra e che non ho mai saltato.
Mi sento, tirando le somme, di consigliare la visione di questo anime a chi fosse alla ricerca di un semplice passatempo da guardare in viaggio o per staccare la spina prima di andare a dormire. In quest'ottica, se dovesse uscire un seguito, penso che lo guarderei sicuramente.