Recensione
Tomie
7.5/10
Recensione di Brooklyyn___baby
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Tomie è la seconda opera che leggo di Junji Ito, subito dopo le maledizioni di Soichi, e devo ammettere che, come il tetro ragazzino, è riuscita a entrarmi nel cuore senza troppi problemi.
Questa è la prima opera in assoluto di Junji Ito, e direi che si vede, pure troppo, nei primi capitoli. Il primo, in particolare, aveva distrutto le mie aspettative perché i disegni sono davvero DAVVERO bruttini e vuoti, e la storia è troppo surreale per essere vera, ma questo problema svanisce nel giro di un paio di capitoli.
Tomie è un continuo crescendo, e già a metà manga i disegni sono più che perfetti, e pure i capitoli sono parecchio intriganti. La seconda parte del libro é davvero eccezionale, e meriterebbe almeno un 8/8.5, se non fosse per la prima parte un po’ sotto tono. Ammetto che l’ultima storia in particolare non mi abbia fatto impazzire, in particolare l’ultimo capitolo, perché la trama era davvero interessante, ma la conclusione non ha retto granché, però niente di insufficiente.
Nel complesso do un 7.5, che ritengo adeguatissimo, e spero di dare pure voti più alti alle altre opere che devo ancora leggere
Questa è la prima opera in assoluto di Junji Ito, e direi che si vede, pure troppo, nei primi capitoli. Il primo, in particolare, aveva distrutto le mie aspettative perché i disegni sono davvero DAVVERO bruttini e vuoti, e la storia è troppo surreale per essere vera, ma questo problema svanisce nel giro di un paio di capitoli.
Tomie è un continuo crescendo, e già a metà manga i disegni sono più che perfetti, e pure i capitoli sono parecchio intriganti. La seconda parte del libro é davvero eccezionale, e meriterebbe almeno un 8/8.5, se non fosse per la prima parte un po’ sotto tono. Ammetto che l’ultima storia in particolare non mi abbia fatto impazzire, in particolare l’ultimo capitolo, perché la trama era davvero interessante, ma la conclusione non ha retto granché, però niente di insufficiente.
Nel complesso do un 7.5, che ritengo adeguatissimo, e spero di dare pure voti più alti alle altre opere che devo ancora leggere