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"L'impero dei cadaveri" è un film d'animazione del 2015, tratto dal romanzo omonimo di "Project Itoh".

Il film, di genere steampunk, ci porta nell'Inghilterra dell’Ottocento in cui, ci viene raccontato, l'umanità è riuscita a resuscitare i morti, sfruttando le conoscenze del dottor Victor Frankenstein, anche se, a differenza della creatura chiamata "l'originale", tutti gli altri resuscitati non parlano e non sembrano avere raziocinio, in poche parole sono solo degli zombie teleguidati, per così dire.
Tutti cercano gli appunti del dottor Frankenstein e la sua creatura, anche se non si sa se esistano ancora; a questa ricerca mira pure il nostro protagonista, il suo nome è John Watson (hanno preso spunto dall'aiutante di Sherlock Holmes): lui ha resuscitato, senza permesso, un suo carissimo amico, per non perderlo e nella speranza di salvarlo, ridandogli l'anima, per questo cerca gli appunti di Victor, considerati maledetti, vista la tragica fine del dottore e di sua moglie. John viene scoperto per il fatto di aver resuscitato qualcuno senza permesso, viene fermato da M., detto anche Charles Babbage, uno degli ingegneri che ha creato questa tecnologia per riportare in vita i morti. M. dà un'alternativa a John al posto del carcere: una missione. Dovrà raggiungere l'Afghanistan assieme a un militare americano, il Capitano Frederick Burnaby, e un membro dei servizi segreti russi, Nikolai Krasotkin, per trovare uno scienziato disertore russo, ovvero Alexei Fyodorovich Karamazov, che si dice sia in possesso degli appunti maledetti di Victor, e che li stia usando per i suoi fini, che sono ignoti a tutti. Questo porterà i nostri personaggi in un viaggio molto lungo e accidentato, contro numerose avversità e nemici, molti dei quali inaspettati, dato che fino all'ultimo non si capirà chi sia il vero nemico, e soprattutto il nostro protagonista dovrà farsi molte domande sui motivi della sua ricerca e sulla sua etica.

Per quanto riguarda la trama, devo dire che è abbastanza originale: prendere la storia di Frankenstein e rivisitarla in questo modo è stata una trovata molto interessante, a cui poi sono stati aggiunti molti elementi particolari, come personaggi realmente esistenti o personaggi, oggetti, luoghi di altri libri inglesi (e non solo) dell’800.
Io penso che quest'opera abbia una sua morale, in merito all'uso e all'abuso della tecnologia, per il fatto che molto spesso il problema non sia la tecnologia in sé, il problema è invece l'uso che se ne fa, e ci si interroga sul fatto che la ricerca scientifica deve avere dei limiti, e, se sì, chi debba decidere questi limiti. Chi decide la morale e l'etica? Essendo una cosa molto soggettiva, su questo punto l'opera riesce a centrare molto bene l'obiettivo.

Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, ritengo che sia stato fatto un buon lavoro, forse l'unico problema che riscontriamo qui è che succedono troppe cose in un tempo troppo breve.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, devo dire che è stato tutto ineccepibile: ottima grafica, anche la CGI è fatta molto bene, e comunque è stata usata molto poco; bene anche le musiche, questo è uno dei punti di forza dell'opera, che ha un suo peso rilevante nel voto finale.
Per quanto riguarda la sceneggiatura, come dicevo prima, è fatta tutto sommato bene, ma in alcuni frangenti soffre del fatto che succedono troppe cose in così poco tempo; se fosse stata gestita meglio, poteva trasformare un ottimo anime in un piccolo capolavoro.

In conclusione: un ottimo anime, che consiglio caldamente ai fan dello steampunk, dell'azione e dell'horror, e soprattutto a chi già conosce e apprezza altre opere dell'autore.
Voto finale: 8-