Recensione
Blue Lock
8.0/10
«Blue Lock» è un manga decisamente particolare, unico suo genere, la premessa della trama è praticamente un grande battle royale a eliminazione diretta tra 300 giocatori di calcio, tutti attaccanti, con lo scopo di creare l'attaccante definitivo per guidare il Giappone verso la vittoria nei futuri mondiali. Partendo con questo incipit ha quindi un approccio completamente opposto ai soliti spokon basati sui giochi a squadra... le partite e le sfide infatti, per quanto possa sembrare strano, si svolgono con 11 attaccanti in ogni squadra e non ci son altri ruoli.
Ma la particolarità principale di questa storia è che, diversamente dalla maggior parte dei manga di questo genere in cui si va definire l'importanza del gioco di squadra, dell'amicizia, della fiducia e della coesione, «Blue Lock» butta via tutto questo e, anzi, quasi ne minimizza il valore (e questo non piacerà ad alcuni lettori), i protagonisti del manga sono solamente attaccanti tutti in competizione. L'egoismo, la mania di protagonismo e la voglia di vincere, pur schiacciando i sogni degli avversari, sono ciò che contraddistingue i personaggi di questo manga... questo però permette al mangaka di poter creare personaggi estremamente carismatici anche spesso esagerando. Inoltre l'idea di base dell'eliminazione diretta dei personaggi li sottopone a una fortissima pressione psicologica, che il mangaka non manca si sfruttare per caratterizzarli al meglio e enfatizzare ancora di più le azioni durante le partite.
Un'altra nota di merito del manga sono i disegni, sia nella caratterizzazione visiva e stilistica dei personaggi che nelle scene in movimento che sono fantastiche; se devo fare un paragone a livello di stile ricorda molto «Bleach», ma messo in forma di un manga sportivo, soprattutto per quanto riguarda le espressioni nel volto, già questo lo distingue molto da qualunque altro manga del genere.
Detto questo ad alcuni (soprattutto, magari, proprio a chi gioca a questo tipo di sport) potrebbe non piacere che si concentri sul valorizzare un unico ruolo... ma se cercate un manga sportivo diverso dal solito, con personaggi carismatici e siete un po' stufi delle solite opere basate sul gioco di squadra... allora questo è il manga che fa per voi.
Ma la particolarità principale di questa storia è che, diversamente dalla maggior parte dei manga di questo genere in cui si va definire l'importanza del gioco di squadra, dell'amicizia, della fiducia e della coesione, «Blue Lock» butta via tutto questo e, anzi, quasi ne minimizza il valore (e questo non piacerà ad alcuni lettori), i protagonisti del manga sono solamente attaccanti tutti in competizione. L'egoismo, la mania di protagonismo e la voglia di vincere, pur schiacciando i sogni degli avversari, sono ciò che contraddistingue i personaggi di questo manga... questo però permette al mangaka di poter creare personaggi estremamente carismatici anche spesso esagerando. Inoltre l'idea di base dell'eliminazione diretta dei personaggi li sottopone a una fortissima pressione psicologica, che il mangaka non manca si sfruttare per caratterizzarli al meglio e enfatizzare ancora di più le azioni durante le partite.
Un'altra nota di merito del manga sono i disegni, sia nella caratterizzazione visiva e stilistica dei personaggi che nelle scene in movimento che sono fantastiche; se devo fare un paragone a livello di stile ricorda molto «Bleach», ma messo in forma di un manga sportivo, soprattutto per quanto riguarda le espressioni nel volto, già questo lo distingue molto da qualunque altro manga del genere.
Detto questo ad alcuni (soprattutto, magari, proprio a chi gioca a questo tipo di sport) potrebbe non piacere che si concentri sul valorizzare un unico ruolo... ma se cercate un manga sportivo diverso dal solito, con personaggi carismatici e siete un po' stufi delle solite opere basate sul gioco di squadra... allora questo è il manga che fa per voi.