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Attenzione: la recensione contiene spoiler

“I can't stop loving you” è un manga di cui non sono riuscita a trovare un senso.
Ho acquistato i volumi poiché la trama mi aveva incuriosita, ma alla fine niente di ciò che viene raccontato all'interno soddisfa a pieno; è come se ogni cosa fosse giusto accennata e mai approfondita.
L'attività da monaco esorcista del protagonista presenta casi che vengono affrontati in maniera sbrigativa e caotica, e questo sinceramente li rende poco interessanti.
Inoltre non si capisce come il protagonista, Kyoji, possa essere un apprendista monaco, non tanto perché non sia capace di vedere gli spettri, ma perché a dirla tutta non riesce a dare una grande mano quando c'è di mezzo un fantasma o un demone... colui che realmente salva la situazione il più delle volte è Yu, l'altro protagonista.
A proposito di Yu, il suo ruolo di “uomo super forzuto che riesce a vedere gli spiriti” è l'unico che gli riesca bene; infatti, interpreta anche il ruolo di fidanzato di Kyoji, tuttavia di tale ruolo tutto ciò che traspare è che sia un ragazzo perennemente in calore. È letteralmente ossessionato dal corpo di Kyoji e dal voler fare l'amore con lui e, pagina dopo pagina, non pensa ad altro!
Non pensa ad avere un appuntamento tranquillo, o a trascorrere una serata romantica, e non si pone due domande quando sistematicamente vede il fidanzato sudare freddo nel momento in cui si parla di "sesso". Per carità, ben venga la passione, ma qui sembra esasperata, sembra l'unica cosa che passi per la testa di Yu (oltre alla smisurata gelosia). D'altro canto, Kyoji è l'eccesso in senso opposto, in quanto sembra quasi un'estraneo al desiderio... si guarda intorno, rimugina pensando “Yu vuole sempre farlo”, e lui, per quanto grande e grosso, e “seme”, si sente come una bambola fra le mani del suo ragazzo.

Il sentimento di amore e di appartenenza, che decantano entrambi in molte occasioni, non sono riuscita a percepirlo, e me ne dispiace molto, perché si sarebbero riusciti a percepire con solo un po' più di spessore e meno superficialità dei protagonisti.
Perché più volte Yu pensa: “quanto amo Kyoji”; e più volte Kyoji pensa: “senza Yu non potrei vivere”, ma sembrano solamente parole... l'amore, il sentimento, non si percepiscono. Forse perché tutto è velocizzato, superficiale, confusionario.
Capisco che sia uno yaoi, capisco che voglia essere esplicito... purtroppo, però, questo manga fa acqua anche dal punto di vista delle scene esplicite. Non si riesce a capire se ci siano o se non ci siano... insomma, i protagonisti vengono disegnati nudi, vicini, insieme, distesi a letto, e sembra che siano nell'atto, ma tutto finisce prestissimo e i disegni stessi non sono abbastanza chiari da far capire cosa stia succedendo.
È anche vero che una curiosità della storia è che i protagonisti non riescano a consumare fino alla fine, per i più bizzarri motivi (e almeno questo fa sorridere), ma comunque i disegni sono poco chiari, tanto che solo alla scena finale del primo volume si riesce a comprendere cosa sia accaduto nella loro intimità fino a quel momento.

I volti sono rappresentati pressoché sempre con la stessa espressione, a prescindere dalla situazione. I personaggi si distinguono, sì, ma sembrano piatti proprio per la loro troppa rassomiglianza a se stessi alla pagina precedente, e a quella precedente ancora... Le volte in cui i protagonisti sono rappresentati meglio sono sulle copertine: molto belle; nel momento in cui hanno il viso imbronciato in una tenera espressione infantile.

Tutto migliora nel secondo volume: qui il disegno è più nitido e dettagliato, i volti sono più belli e soprattutto più espressivi (e più sinceri con i sentimenti declamati), il setting è più rappresentato, e l'aspetto investigativo legato all'attività da bonzo del protagonista (/dei protagonisti) è affrontato con meno superficialità ed è più intrigante. Nel secondo volume migliora anche la percezione della reale profondità dei protagonisti (hanno una profondità, ebbene sì). E, con il loro maggiore spessore e la loro maggiore espressività, il lettore riesce anche ad essere più convinto e coinvolto nel momento in cui i due si dichiarano amore.

È grazie al secondo volume che mi sento di dare come voto “sei” a questa storia; se fosse stato realizzato solamente il primo volume, il voto non sarebbe stato sufficiente.

Alla fine della lettura resta la domanda “cosa ho letto precisamente"? A nessun tema affrontato è data proprio giustizia: né alla parte del sesso esplicito, né alla parte sentimentale, né alla parte dell'attività da monaco di comunità, né alla parte investigativa, né alla parte della commedia.

Aspetto positivo è la presenza di gag che fanno sorridere o ridere, in alcuni casi, e riguardano sempre il lato divertente di Kyoji.
A parte questo, è stata davvero dura portare fino alla fine la lettura dei due volumi; l'avevo interrotta ad un certo punto, mi stava annoiando. Ciò che poi mi ha spinta a riprendere in mano i manga e a terminarli è stato un periodo in cui ero troppo piena di pensieri e volevo leggere qualcosa che non mi caricasse ulteriormente mentalmente ed emotivamente. E questo manga è stato l'ideale.

Per questo, consiglio “I can't stop loving you” a chi vuole trascorrere del tempo con una lettura “da passatempo” in senso letterale, che non cerchi chissà quale grande insegnamento o quale grande yaoi, e che non voglia caricarsi in quel momento di pensieri o emozioni.