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"Wingman" è la prima trasposizione animata di Katsura tratta dal manga omonimo pubblicato l'anno prima. Si tratta di un Katsura ancora piuttosto acerbo, sia nel character design che nel suo inconfondibile stile, che in futuro diverrà più umoristico e godibile. Uno stile capace di fondere in maniera geniale il genere ecchi e quello della commedia sentimentale, con elementi narrativi molto cupi, seri e profondi.
Il problema è che, quando si mischiano tanti generi insieme e lo si fa quando si è ancora agli albori, quello che ne esce è un gran casino a livello di regia e sceneggiatura. Infatti "Wingman" è sempre molto discreto e buono nei generi trattati, ma il vero problema è che Katsura disperde tutte le cose buone della serie in svariati generi, senza eccellere in nessuno dei tanti, generando spesso una gran confusione tutt'altro che piacevole. La regia, come dicevo, è piuttosto mediocre, e affonda il coltello nella piaga, rovinando in maniera indelebile quello che poteva essere un buon anime. Troppe volte ci si snerva a guardare irritanti scene riguardanti la professoressa Matsukoia in preda alle sue paranoie amorose, e innumerevoli sono i momenti in cui lo schema tokusatsu irrompe in contesti amorosi o di commedia piacevoli, snervando parecchio lo spettatore, senza farsi ovviamente mancare i filler, che in questa serie sono almeno venti!

La trama è originale e anticipa il concetto di quaderno magico di ben ventidue anni rispetto all'uscita di "Death Note", seppur in toni e stili ben più soft e semplici. Aoi è una ragazzina molto carina di quindici anni che appartiene a un mondo di una dimensione parallela. Lei si ritrova catapultata suo malgrado nel mondo degli umani insieme al magico quaderno, e incontra Kenta, un ragazzino di tredici anni, che decide di sfruttare il potere magico del quaderno, per combattere le forze malvagie provenienti dalla dimensione di Aoi.
Di carino ho trovato il triangolo ecchi amoroso in cui i Kenta, Aoi e Miku si ritrovano, decisamente godibile, mentre, come ben descritto in precedenza, il resto non funziona.

Dal punto di vista strettamente tecnico "Wingman" appare ormai piuttosto acerbo e datato, neanche paragonabile alle produzioni del periodo quali: "Urusei Yatsura", "Minkī Momo", "Creamy Mami", "Persha" e "Magica Emi", anime che potevano contare già su designer navigati, team di sviluppo importanti e naturalmente budget elevati. Di conseguenza "Wingman" ha un character design sicuramente interessante e fresco, per quanto riguarda Aoi, Miku, Ria e altre ragazzine varie, ma lontano anni luce dall'eccellenza raggiunta da Katsura con "Video girl Ai" o "DNA²". Un altro grande problema sono i fondali poco dettagliati, figli di un budget risicato e delle poche credenziali che al tempo vantava Katsura nei confronti dei grandi studi d'animazione. Proprio le animazioni invece risultano buone, spesso fluide e adeguate alla produzione.
Le musiche e le OST sono invece una garanzia, dal momento che il 1984 vantava ormai i classici sound midi Pcm anni '80, che contribuiscono in maniera nettissima a svecchiare un anime che tecnicamente non brilla certamente.

"Wingman" è il primo anime di Katsura, questo si nota purtroppo specialmente nella sua forzatissima componente tokusatsu e sul miscuglio di generi solo discreto. Un anime ancora acerbo per Katsura, che si lascia guardare, ma che purtroppo si fa anche dimenticare in fretta.