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7.5/10
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Kotoko è una ragazza determinata e per niente comune: svolge il ruolo di intermediaria per risolvere alcune questioni soprannaturali che inevitabilmente si intrecciano con la vita quotidiana delle persone. Anche Kurou è un ragazzo fuori dal comune, perché in seguito ad alcuni eventi del suo passato ha acquisito poteri particolari. L'alleanza tra i due, appositamente ricercata dalla giovane, ha il suo perché e renderà plausibile lo svolgersi della trama.

Deve essere complesso riuscire ad ottenere che l'attenzione del pubblico rimanga piuttosto buona in un anime come questo; serie in cui l'importanza dell'ipotesi, della deduzione e dei dialoghi è fondamentale. Soprattutto perché gli eventi andranno ad interessare, tutto sommato, un contesto piuttosto ristretto. Non sono un appassionato del genere poliziesco, dunque quando ho realizzato che una componente del film è improntata all'investigazione (seppur in ambito paranormale, e in maniera decisamente non tradizionale) ho reagito con un certo disappunto. Probabilmente l'assonanza del titolo con la parola 'ispettore' avrei potuto notarla prima. Eppure, nonostante un certo smarrimento riscontrato tra gli episodi due e tre, la mia opinione è radicalmente cambiata in positivo.

La narrazione a mio avviso non risulta quasi mai pedante, se si è disposti ad accettare la natura del lavoro realizzato. Anzi, dal momento in cui la situazione si delinea, gli autori si dimostrano abili nel mantenere interesse e plausibilità. Soprattutto se si considera il fatto che, praticamente, più della metà degli episodi tratta un unico caso. Pezzetto dopo pezzetto, il puzzle viene ricomposto in maniera sufficientemente chiara.

I due personaggi principali sono delineati bene, almeno in relazione al livello necessario per portare avanti la trama. Potrebbero ricadere nello stereotipo di molte coppie, e in parte lo fanno, ma in maniera moderata. Il risultato non è fastidioso, ma simpatico. Altri personaggi sono delineati meno nettamente, ma comunque a sufficienza. L'ironia è piuttosto spicciola, ma anche in questo caso non risulta fastidiosa essendo abbastanza dosata e distribuita.

Il punto di forza, secondo il mio parere, risiede nelle figure retoriche che vengono tracciate, soprattutto negli ultimi episodi, tant'è che in molti momenti i parallelismi che ho individuato mi sono sembrati veri, calzanti ed emozionanti. Il comparto tecnico mi è parso generalmente buono in ogni aspetto, senza infamia né particolari lodi. Le scene 'splatter' non sono onnipresenti né tanto-meno trascendentali, ma non sono nemmeno rarissime: piuttosto sono concentrate in certi punti qua e là. In conclusione ritengo che il prodotto possa essere godibile per un appassionato del genere, ma che sia anche in grado di intrattenere decentemente chi ne è più distante. Dà ciò che si prefigge di dare e racconta ciò che intende raccontare, fermandosi là, né più né meno.