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Onestamente non penso che quest'opera meriti tutte le critiche negative ricevute.

Partendo dalla trama vi è uno sviluppo semplice e lineare, con colpi di scena tutto sommato piacevoli in un contesto interessante.
Ovviamente nulla di troppo originale, in quanto si potrebbe riassumere come una classica lotta tra bene e male, tra progresso e stagnazione, tra democrazia e tirannia; in uno scenario medievale, che fa da cornice a intrighi, alleanze, tradimenti e politica. Il nostro protagonista, Theo, incarna l'ideale del progresso, che si scontra contro un sistema corrotto pur facendone parte, non rifiutandolo ma utilizzandolo a proprio vantaggio. Verrà aiutato in quest'impresa dalla bella Siluca, potente maga che rappresenta la volontà stessa del progresso, e che lo aiuterà come guida e compagna, a cui seguiranno numerosi altri elementi, che per una ragione o per l'altra, decideranno di seguirlo affidandosi a lui.

Se da una parte quindi Theo è l'eroe destinato a capovolgere il mondo, dall'altra è un uomo, con le sue debolezze e i suoi punti di forza, che più volte nel corso dell'anime non esiterà a sporcarsi le mani in prima persona. D'altro canto però il suo eccessivo idealismo, in alcuni momenti, potrebbe risultare quasi fastidioso, specialmente nel contesto in cui si trova.

Nel corso dell'anime vengono quindi mostrate alleanze, guerre, signori che tramontano e nuovi che nascono... il tutto guidato dalla forza misteriosa che di fatto muove il mondo: Il Chaos. Se volessimo analizzare quest'ultimo, a primo avviso, risulterebbe solo un becero male da sconfiggere, ma negli ultimi episodi ne viene spiegata la vera natura, dando alla storia una nota quasi fantascientifica.

Anche se il lato tecnico si attesta su buoni livelli sin dai primi episodi, nel corso degli ultimi, e soprattutto nella seconda parte della serie, si nota un pesante calo, specialmente durante gli scontri, che in alcuni casi raggiungono il ridicolo. Ma tralasciando tutto ciò il vero problema de "Grancrest Senki" sono i tempi. Il rapido susseguirsi degli eventi e delle loro conseguenze non lasciano né il tempo allo spettatore di farsi coinvolgere, né il tempo necessario per far sì che l'evoluzione dei personaggi risulti quantomeno credibile. Il risultato è quindi un prodotto che trasmette poco e niente a livello emotivo (eccezion fatta per qualche episodio), e dei personaggi i cui comportamenti potrebbero risultare irrazionali. Le OST invece sono gradevoli e si adattano bene alle atmosfere e alle situazioni proposte.

Detto questo, il mio voto per quest'opera è un 6,5, che sarebbe stato molto più alto se a livello di tempistiche fosse stato gestito meglio; ricordiamo infatti che l'anime è tratto da una serie di 10 light novel, cercando in qualche modo di ricoprirne tutto l'arco narrativo. Visti i risultati, scelta quantomeno discutibile.