Recensione
The Fruit of Grisaia
7.0/10
"The Fruit of Grisaia" è un'opera uscita nel 2014 e deriva dalla corrispettiva Visual Novel. Guardando questa serie ci si accorge come non vi sia una vera e propria trama in quanto durante gli episodi, grazie a diversi archi narrativi, si tende ad approfondire un personaggio alla volta. Il protagonista è Yuuji Kazami, un nuovo studente della Mihana Academy; lui e solo altre cinque ragazze costituiscono il corpo studentesco di questa scuola.
Man mano, queste ragazze, si conoscono sempre meglio e si nota come tutte siano accomunate da un passato particolare e, per certi versi, traumatico.
Le storie di tutte sono davvero particolari ed interessanti, però, alcune di esse, sono narrate troppo velocemente facendo perdere quella curiosità istauratasi nello spettatore. Oltre a ciò si aggiunge il fatto che spesso vi sono situazioni assurde e troppo forzate che, ovviamente, non aiutano a ben sviluppare la serie. Infatti, fin troppe volte, mi sono chiesta cosa stessi guardando dato che in parecchie occasioni i personaggi agiscono senza ragionare un minimo.
Durante ogni arco narrativo si va in contro ad alcuni tra i loro problemi passati e, volta per volta, Yuuji aiuterà la ragazza in questione.
Nonostante vengano approfondite, non si ha un quadro completamente chiaro di ognuna di loro, ma non lo si ha nemmeno del protagonista. Quel poco che si conosce di lui è dato da piccoli flashback o racconti durante i diversi archi.
Di certo non si può affermare che vi sia qualcuno di normale in questa scuola, insegnante compresa, ma in generale tutti i personaggi risultano essere particolari e, in alcuni casi, velati di mistero.
Comparto tecnico buono: i disegni sono belli, così come i colori utilizzati, mentre le animazioni non sempre sono perfette. Opening, ending ed OST accettabili, ma nulla di speciale.
Si tratta di una serie abbastanza leggera da guardare che tratta temi delicati, quali il suicidio, senza sfociare in qualcosa di pesante o noioso. Ovviamente ha parecchi difetti, ma nel complesso è accettabile e divertente. Spero solo che il protagonista sia approfondito nei sequel di questa serie...
Voto: 7/10
Man mano, queste ragazze, si conoscono sempre meglio e si nota come tutte siano accomunate da un passato particolare e, per certi versi, traumatico.
Le storie di tutte sono davvero particolari ed interessanti, però, alcune di esse, sono narrate troppo velocemente facendo perdere quella curiosità istauratasi nello spettatore. Oltre a ciò si aggiunge il fatto che spesso vi sono situazioni assurde e troppo forzate che, ovviamente, non aiutano a ben sviluppare la serie. Infatti, fin troppe volte, mi sono chiesta cosa stessi guardando dato che in parecchie occasioni i personaggi agiscono senza ragionare un minimo.
Durante ogni arco narrativo si va in contro ad alcuni tra i loro problemi passati e, volta per volta, Yuuji aiuterà la ragazza in questione.
Nonostante vengano approfondite, non si ha un quadro completamente chiaro di ognuna di loro, ma non lo si ha nemmeno del protagonista. Quel poco che si conosce di lui è dato da piccoli flashback o racconti durante i diversi archi.
Di certo non si può affermare che vi sia qualcuno di normale in questa scuola, insegnante compresa, ma in generale tutti i personaggi risultano essere particolari e, in alcuni casi, velati di mistero.
Comparto tecnico buono: i disegni sono belli, così come i colori utilizzati, mentre le animazioni non sempre sono perfette. Opening, ending ed OST accettabili, ma nulla di speciale.
Si tratta di una serie abbastanza leggera da guardare che tratta temi delicati, quali il suicidio, senza sfociare in qualcosa di pesante o noioso. Ovviamente ha parecchi difetti, ma nel complesso è accettabile e divertente. Spero solo che il protagonista sia approfondito nei sequel di questa serie...
Voto: 7/10