logo AnimeClick.it

-

Parliamo di "SAO" o "Sword Art Online", anime che dalla sua uscita nel 2012 non ha fatto altro che guadagnare fama, ma anche molta opposizione. Io di quest'opera ho apprezzato praticamente tutto.

La storia è molto bella, non particolarmente complessa, ma riesce comunque a far vivere diversi stati d'animo allo spettatore, dall'esaltazione durante le battaglie più dure alla tristezza per gli eventi più dolorosi. Le musiche aiutano tanto in questo, la colonna sonora è fantastica, e unita alla maestria con cui sono realizzati i fondali riesce a catapultarti in questi mondi fantastici che tutti vorremmo visitare almeno una volta. Menzione speciale per la fantastica opening "Crossing Field" cantata dalla bravissima LiSA, che riesce a darti quell'hype giusto già dall'inizio della puntata. Ma addentriamoci ora in quelli che sono gli ambiti più discussi della serie, cominciando dai personaggi.

Le critiche mosse di più al protagonista Kirito? "Eh, ma è troppo forte!" oppure "Eh, ma ha troppe donne!" Cominciamo dalla prima: bisogna tener conto che questa non è la storia di come lui sia diventato il più forte, ma del suo percorso nel completare il gioco e salvare le persone a cui vuole bene. Inoltre, nella prima parte della storia sono presenti diversi salti temporali, e anche se nella light novel viene spiegato meglio come lui si sia fatto il mazzo per arrivare dov’è, avendo un minimo di conoscenza di come funziona un qualsiasi gioco dove si deve accumulare esperienza per migliorare, riflettendo ci si può arrivare anche da soli a capire quali fatiche abbia dovuto affrontare. Per la seconda invece bisogna tener conto anche del tipo di anime e del target di riferimento, e alla fine non è che sia questa gran cosa fastidiosa, serve più che altro per offrire momenti più comici o più intimi. Anche la caratterizzazione del personaggio non è delle più approfondite, ma si può comunque capire il fatto che lui all'inizio sia un ragazzo timido, che ha difficolta se non paura nel relazionarsi con gli altri, che è entrato in questo gioco per poter sfuggire a quelle che sono le regole della vita reale, e di come nel corso del tempo, grazie alle interazioni con gli altri personaggi, riesca pian piano a cambiare.
Passiamo alla co-protagonista, Asuna (best waifu ever), accusata anche essa di essere poco caratterizzata e praticamente inutile nella seconda parte della stagione. Lei all'inizio non conosce quasi per niente le meccaniche di gioco, eppure alla battaglia contro il primo boss lei è lì per fare del suo meglio per uscire, cosa che continuerà a fare anche durante i salti temporali, infatti la ritroveremo ad avere un ruolo importante tra i giocatori della prima linea, disposta a fare tutto pur di uscire il più in fretta possibile dal gioco con la minor perdita di vite. Il motivo? Lo capiremo dalla sua chiacchierata con Kirito, dove lui le farà capire che, anche se quella che stanno vivendo lì dentro non è la vita del mondo reale, in quel momento lo è per loro, e come quindi non sia tempo sprecato e da far finire il prima possibile. Nella seconda parte, quando Asuna diventa la "principessa" da salvare, è sbagliato dire che lei non faccia niente, anzi nel corso delle puntate assistiamo anche a un suo tentativo di fuga, quindi anche lei cerca di fare del suo meglio per uscire da quella situazione.
Nella serie il loro rapporto sembra evolvere esageratamente in fretta, ma questo perché, come già detto, ci sono diversi salti temporali, e diversi accadimenti più o meno importanti. Alla fine comunque in questa serie non è data principale importanza alla caratterizzazione, perché lo scopo finale è intrattenere con spettacolari combattimenti e una bellissima storia d'amore a cui aggrapparsi.

Volevo spendere due parole anche per i cattivi di questa stagione. Il primo, Akihiko Kayaba, sul perché abbia voluto creare questo mondo inizialmente dice di non ricordare, per poi dire che per tutto il tempo ha continuato a inseguire il suo sogno di quel castello di metallo bellissimo e per lui irraggiungibile, e così si è prodigato per renderne possibile l'esistenza. La risposta del protagonista è di essere d'accordo che da qualche parte esista un mondo così bello, dove è possibile fuggire dal mondo reale, e non sul fatto che sia stato giusto far morire tutte quelle persone. Io non posso fare a meno di immedesimarmi nel protagonista e nell'essere d'accordo con lui, sicuramente non sarebbe giusto un gioco dove le persone muoiono realmente, eppure non posso fare a meno di desiderare che un mondo così esista davvero prima o poi.
Il secondo antagonista, Nobuyuki Sugō, viene detto sia un cattivo inutile o malfatto: io non credo, visto che purtroppo il mondo è pieno di persone viscide ed egoiste come lui, che non ci penserebbero due volte a fare del male al prossimo semplicemente per il loro tornaconto.

In conclusione, penso sia un anime fantastico e che bisognerebbe vedere almeno una volta, per poi magari decidere di fermarsi al finale della prima stagione, che come finale può essere molto buono, visto che non rimane in sospeso quasi niente. L'unico motivo per cui non do 10 ma 9,5 è che nella seconda parte della stagione non viene effettivamente spiegato bene perché lui sia così forte, anche in un gioco nuovo in cui è appena entrato, e di questo un po' mi dispiace, perché nella novel la spiegazione c'è, e non ci sarebbe voluto molto per metterla nella serie. Per il resto lo considero perfetto.