Recensione
Demon Slayer
2.0/10
Recensione di lelouch freedome
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Premessa: normalmente sono davvero un bingewatcher. Se trovo un anime o un manga che mi appassiona, è facile che finisca tranquillamente una stagione di ventiquattro episodi o otto volumi in un paio di giornate. Se invece mi piace, senza esaltarmi particolarmente, potrei mettercene tre o quattro, sette/otto giorni al massimo. Bene, dopo aver iniziato un mese e mezzo fa a guardare "Demon Slayer" ed essere arrivato con immane fatica all'episodio 16 (scontro con la tizia ragno), posso dire che è la prima volta che mi trovo in così forte difficoltà a continuare un'opera, specialmente un battle shonen senza pretese che dovrebbe fare del puro intrattenimento la sua bussola.
Questo anime (e di conseguenza, ma ho sentito dire che sarebbe pure peggio, il manga) raccoglie, per quanto mi riguarda, tutto ciò che c'è di male nell'industria del manga shonen odierno, andando però anche oltre e fallendo pure nei punti di forza del genere.
Ma andiamo con ordine. Partiamo dalla trama, almeno quella che si è delineata in questi primi episodi: bene o male il nulla, storia trita e ritrita, ma in fin dei conti accettabile, pur non spiccando per originalità. Il giovane Tanjiro, tornato a casa dopo essere andato a raccogliere legna, trova la sua famiglia sterminata da un demone, a parte sua sorella, Nezuko, la quale, essendo entrata in contatto con sangue di demone, lo è diventata a sua volta. A differenza degli altri demoni riesce però a controllarsi e non attaccare gli umani, ricaricando le sue energie invece che nutrendosi di esseri umani, semplicemente... Dormendo. Ma tu guarda, dormendo, letteralmente come, beh, chiunque? E perché ha questa capacità? Beh, ma perché è la sorella del protagonista, chiaro, no? (Immagino/spero verrà più avanti data una spiegazione più sensata di ciò, ma rimarrà comunque una risposta a posteriori per giustificare pezzi di trama) Insomma, Tanjiro, dopo essersi scontrato per difendere la sorella con un demon slayer, corpo d'élite di caccia-demoni, decide di entrarvi a far parte, per vendicarsi e trovare un modo per salvare la sorella. Va beh, fin qui nulla di terribile, se il resto fosse stato decente, con una trama così e animazioni come quelle (va beh, le animazioni sono ottime, lo sanno tutti e mi sembrava inutile dirlo, sono il motivo per cui non ho dato 1 come voto) sarebbe stato da 6/6,5.
Ma il vero punto dolente arriva con il dipanarsi della trama, in primis i personaggi. Non c'è un singolo personaggio di "Demon Slayer" che non vorrei vedere morto: Tanjiro, perfettino insopportabile wholesome a tutti i costi, caratterizzazione "onii-chan" ecc., insomma, lo prenderei a pizze in viso; lo scemo di guerra che urla e sviene (la linea comica?); il cinghiale burbero casinista (ah no, scusate, è lui allora la linea comica? Va beh, non fa ridere nessuno dei due comunque). Ma soprattutto Nezuko, di gran lunga uno dei peggiori personaggi femminili che ho visto da un bel po' di tempo, e mi fa sinceramente un po' di tristezza che a scrivere un personaggio così stereotipato e palesemente fanservice (no, il fanservice non sono solo le scene lewd, personaggio femminile moe kawaii che fa le faccette e ogni tanto mena è "come vendere un personaggio femminile ai weeb, lezione 101") sia stata una donna, segno che forse il sessismo e gli stereotipi di genere all'interno dell'industria sono una regola non scritta di "Shonen Jump" a cui adeguarsi (in effetti faccio veramente fatica a ricordare un bel personaggio femminile negli ultimi anni in un qualsiasi manga della rivista, mentre per esempio Kodansha ne sforna).
Bene, storia mediocre, personaggi pessimi, animazioni ottime. Da queste premesse sarebbe un anime intorno al 5, nella media di un battle manga puro degli ultimi vent'anni, almeno secondo i miei gusti (avessi quindici/sedici anni magari lo apprezzerei di più, ma dopo un po' il genere stanca e basta). Se non fosse che così non è. Parlavo all'inizio dei tempi che impiego a completare un'opera. Ora, è evidente che questo non sia un indicatore preciso della qualità o anche solo del mio apprezzamento di essa, in quanto un'opera complessa che richiede un po' di tempo per essere metabolizzata può richiedere più tempo, si tratta però di un metro con cui valutare quanto abbia trovato incalzanti due opere di uno stesso genere/target, specialmente valido per gli shonen di mazzate. Ecco, anche in questo campo "Demon Slayer" è tremendo. Con tutti i difetti elencati, fosse stato un anime hardboiled pieno di mazzate al cardiopalma, effettivamente intrattenente e divertente, mi sarebbe anche andato bene, invece risulta al contrario noiosissimo; gli scontri, nonostante le animazioni molto belle, risultano piuttosto statici e schematici, non tengono alta la tensione né esaltano in alcun modo, ci sono perché devono esserci e poi si va avanti. Veramente una noia mortale, anzi penso di aver trovato più noiosi i combattimenti rispetto al resto. Aggiungi le scenette "comiche" per niente divertenti e letteralmente fastidiose inserite ogni ter per due e sarà chiaro perché ho dato a quest'opera un 2 che, non fosse stato per il comparto tecnico, sarebbe stato un uno. A livello di contenuti è probabilmente la cosa peggiore che ho visto da un bel po' di tempo.
Questo anime (e di conseguenza, ma ho sentito dire che sarebbe pure peggio, il manga) raccoglie, per quanto mi riguarda, tutto ciò che c'è di male nell'industria del manga shonen odierno, andando però anche oltre e fallendo pure nei punti di forza del genere.
Ma andiamo con ordine. Partiamo dalla trama, almeno quella che si è delineata in questi primi episodi: bene o male il nulla, storia trita e ritrita, ma in fin dei conti accettabile, pur non spiccando per originalità. Il giovane Tanjiro, tornato a casa dopo essere andato a raccogliere legna, trova la sua famiglia sterminata da un demone, a parte sua sorella, Nezuko, la quale, essendo entrata in contatto con sangue di demone, lo è diventata a sua volta. A differenza degli altri demoni riesce però a controllarsi e non attaccare gli umani, ricaricando le sue energie invece che nutrendosi di esseri umani, semplicemente... Dormendo. Ma tu guarda, dormendo, letteralmente come, beh, chiunque? E perché ha questa capacità? Beh, ma perché è la sorella del protagonista, chiaro, no? (Immagino/spero verrà più avanti data una spiegazione più sensata di ciò, ma rimarrà comunque una risposta a posteriori per giustificare pezzi di trama) Insomma, Tanjiro, dopo essersi scontrato per difendere la sorella con un demon slayer, corpo d'élite di caccia-demoni, decide di entrarvi a far parte, per vendicarsi e trovare un modo per salvare la sorella. Va beh, fin qui nulla di terribile, se il resto fosse stato decente, con una trama così e animazioni come quelle (va beh, le animazioni sono ottime, lo sanno tutti e mi sembrava inutile dirlo, sono il motivo per cui non ho dato 1 come voto) sarebbe stato da 6/6,5.
Ma il vero punto dolente arriva con il dipanarsi della trama, in primis i personaggi. Non c'è un singolo personaggio di "Demon Slayer" che non vorrei vedere morto: Tanjiro, perfettino insopportabile wholesome a tutti i costi, caratterizzazione "onii-chan" ecc., insomma, lo prenderei a pizze in viso; lo scemo di guerra che urla e sviene (la linea comica?); il cinghiale burbero casinista (ah no, scusate, è lui allora la linea comica? Va beh, non fa ridere nessuno dei due comunque). Ma soprattutto Nezuko, di gran lunga uno dei peggiori personaggi femminili che ho visto da un bel po' di tempo, e mi fa sinceramente un po' di tristezza che a scrivere un personaggio così stereotipato e palesemente fanservice (no, il fanservice non sono solo le scene lewd, personaggio femminile moe kawaii che fa le faccette e ogni tanto mena è "come vendere un personaggio femminile ai weeb, lezione 101") sia stata una donna, segno che forse il sessismo e gli stereotipi di genere all'interno dell'industria sono una regola non scritta di "Shonen Jump" a cui adeguarsi (in effetti faccio veramente fatica a ricordare un bel personaggio femminile negli ultimi anni in un qualsiasi manga della rivista, mentre per esempio Kodansha ne sforna).
Bene, storia mediocre, personaggi pessimi, animazioni ottime. Da queste premesse sarebbe un anime intorno al 5, nella media di un battle manga puro degli ultimi vent'anni, almeno secondo i miei gusti (avessi quindici/sedici anni magari lo apprezzerei di più, ma dopo un po' il genere stanca e basta). Se non fosse che così non è. Parlavo all'inizio dei tempi che impiego a completare un'opera. Ora, è evidente che questo non sia un indicatore preciso della qualità o anche solo del mio apprezzamento di essa, in quanto un'opera complessa che richiede un po' di tempo per essere metabolizzata può richiedere più tempo, si tratta però di un metro con cui valutare quanto abbia trovato incalzanti due opere di uno stesso genere/target, specialmente valido per gli shonen di mazzate. Ecco, anche in questo campo "Demon Slayer" è tremendo. Con tutti i difetti elencati, fosse stato un anime hardboiled pieno di mazzate al cardiopalma, effettivamente intrattenente e divertente, mi sarebbe anche andato bene, invece risulta al contrario noiosissimo; gli scontri, nonostante le animazioni molto belle, risultano piuttosto statici e schematici, non tengono alta la tensione né esaltano in alcun modo, ci sono perché devono esserci e poi si va avanti. Veramente una noia mortale, anzi penso di aver trovato più noiosi i combattimenti rispetto al resto. Aggiungi le scenette "comiche" per niente divertenti e letteralmente fastidiose inserite ogni ter per due e sarà chiaro perché ho dato a quest'opera un 2 che, non fosse stato per il comparto tecnico, sarebbe stato un uno. A livello di contenuti è probabilmente la cosa peggiore che ho visto da un bel po' di tempo.