Recensione
One Piece
10.0/10
Recensione di Alessandro D.
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"One Piece" da piccolo non mi piaceva, infatti in TV non lo guardavo mai e passavo ad altri canali. Ma durante la quarantena c'era noia, e l'ho iniziato semplicemente perché volevo "conoscere i nomi dei componenti della ciurma", senza sapere né di cosa parlasse né della lunghezza, fino a diventare il mio anime preferito.
La trama non è per nulla scontata, e mi piace il fatto che eventi accaduti svariati episodi prima si ricolleghino anche nelle saghe più recenti in modo che tutto torni, la caratterizzazione è una delle migliori che abbia visto e ogni saga parla di qualcosa di diverso, quindi non risulterà mai ripetitiva. "One Piece" non può essere considerato bambinesco anche per i temi che tratta, per esempio la schiavitù, a partire da Arlong, per poi essere ripresa all'isola degli uomini-pesce con Fisher Tiger e i pirati del sole. Una cosa che impedisce a certa gente di iniziare "One Piece" è la lunghezza o il fatto che le animazioni non sono il massimo all'inizio, mentre secondo me il tutto dovrebbe passare in secondo piano e concentrarsi sui punti forti di "One Piece", che sono: la trama (intricata e collegata) e il worldbuiling, che non è secondo a nessuno.
La trama non è per nulla scontata, e mi piace il fatto che eventi accaduti svariati episodi prima si ricolleghino anche nelle saghe più recenti in modo che tutto torni, la caratterizzazione è una delle migliori che abbia visto e ogni saga parla di qualcosa di diverso, quindi non risulterà mai ripetitiva. "One Piece" non può essere considerato bambinesco anche per i temi che tratta, per esempio la schiavitù, a partire da Arlong, per poi essere ripresa all'isola degli uomini-pesce con Fisher Tiger e i pirati del sole. Una cosa che impedisce a certa gente di iniziare "One Piece" è la lunghezza o il fatto che le animazioni non sono il massimo all'inizio, mentre secondo me il tutto dovrebbe passare in secondo piano e concentrarsi sui punti forti di "One Piece", che sono: la trama (intricata e collegata) e il worldbuiling, che non è secondo a nessuno.