Recensione
Demon Slave
8.5/10
Questa opera cerca un connubio tra tematiche di tipo "ecchi" (quasi erotiche a parer mio, infatti il target di vendita è categorizzato sotto "seinen" ossia giovani adulti) e tematiche sicuramente più romantiche e sentimentali.
Il manga è ambientato in un Giappone che ha subito un grande cambiamento a causa di varchi che conducono in un altra dimensione. Il "world building" non è perfetto, anzi a mio parere abbraccia la maggior parte dei difetti, purtroppo non risulta minimamente credibile e troppo semplicistico. C'è da considerare però lo scopo per il quale nasce quest'opera, ossia non siamo di fronte ad un Evangelion o trame di questo tipo che devono avere una costruzione impeccabile, a mio parere siamo in un manga nato per divertire e intrattenere i lettori, non fargli chiedere quale sia il significato della vita.
In un opera di questo tipo avrebbe senso impegnarsi tanto in una costruzione del mondo che sia effettivamente credibile? A mio parere no.
Difatti l'opera è molto piacevole, accettata la semplicità del mondo che si dipana davanti ad i nostri occhi, la trama fa immergere il lettore nelle sue emotività, seppur quest'opera non ti fa domandare il senso dell'esistenza umana sicuramente si può entrare in contatto con le emotività presenti nel manga.
E' comunque un manga nato per distrarci dal dramma dell'esistenza umana, vogliamo immergerci in una storia che ci faccia dimenticare i dispiaceri di questa vita e che ci conduca in un mondo di eroi, dove è possibile vincere semplicemente impegnandosi sempre e senza mai arrendersi.
Detto ciò i disegni sono molto battle shounen, estremamente ben curati i personaggi sia principali che meno, l'unica cosa che mi ha lasciato perplesso sono i nemici tutti uguali, è un modo di semplificare che non gradisco, ma capisco che gli autori non possano perdere troppo tempo nel caratterizzare ogni singolo nemico.
Potrebbe sembrarvi un voto estremamente alto, ma lo do in relazione al fine dell'opera: è un opera per intrattenere in modo frivolo il lettore,
Ci riesce? A mio parere sì, o quanto meno per me è stato così.
Il manga è ambientato in un Giappone che ha subito un grande cambiamento a causa di varchi che conducono in un altra dimensione. Il "world building" non è perfetto, anzi a mio parere abbraccia la maggior parte dei difetti, purtroppo non risulta minimamente credibile e troppo semplicistico. C'è da considerare però lo scopo per il quale nasce quest'opera, ossia non siamo di fronte ad un Evangelion o trame di questo tipo che devono avere una costruzione impeccabile, a mio parere siamo in un manga nato per divertire e intrattenere i lettori, non fargli chiedere quale sia il significato della vita.
In un opera di questo tipo avrebbe senso impegnarsi tanto in una costruzione del mondo che sia effettivamente credibile? A mio parere no.
Difatti l'opera è molto piacevole, accettata la semplicità del mondo che si dipana davanti ad i nostri occhi, la trama fa immergere il lettore nelle sue emotività, seppur quest'opera non ti fa domandare il senso dell'esistenza umana sicuramente si può entrare in contatto con le emotività presenti nel manga.
E' comunque un manga nato per distrarci dal dramma dell'esistenza umana, vogliamo immergerci in una storia che ci faccia dimenticare i dispiaceri di questa vita e che ci conduca in un mondo di eroi, dove è possibile vincere semplicemente impegnandosi sempre e senza mai arrendersi.
Detto ciò i disegni sono molto battle shounen, estremamente ben curati i personaggi sia principali che meno, l'unica cosa che mi ha lasciato perplesso sono i nemici tutti uguali, è un modo di semplificare che non gradisco, ma capisco che gli autori non possano perdere troppo tempo nel caratterizzare ogni singolo nemico.
Potrebbe sembrarvi un voto estremamente alto, ma lo do in relazione al fine dell'opera: è un opera per intrattenere in modo frivolo il lettore,
Ci riesce? A mio parere sì, o quanto meno per me è stato così.
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