Recensione
Lady Oscar
10.0/10
Nel 1979 ha inizio la trasmissione dell'adattamento animato del manga di Riyoko Ikeda - "Le Rose di Versailles"; in poche parole: un capolavoro immortale!
Andiamo con ordine. Oscar nasce in una famiglia nobile, il padre voleva un maschietto, ma il destino ha voluto offrirgli un'altra figlia femmina, che però lui educherà come un maschio. Raggiunta una determinata età, Oscar verrà assoldata per difendere la futura nuova regina di Francia Maria Antonietta, man mano diventando il capitano delle guardie. La storia si snoda tra passioni, tradimenti e intrighi nella Francia della Rivoluzione Francese, riuscendo ad essere abbastanza fedele agli eventi storici, pur con determinate libertà (il manga su questo punto è molto più fedele).
L'opera è malinconica, tragica e forte nei suoi temi, sempre attuale, non sembra invecchiata neanche di un giorno, la colonna sonora è potente ed evocativa. Il character design è curato dal compianto Shingo Araki e da Michi Himeno, che ci regalano uno stile elegante e immortale al tempo stesso. La regia di Osamu Dezaki (che subentra a Tadao Nagahama in corso d'opera, anche lui molto bravo) ci regala una regia priva di sbavature, sa essere ansiosa quando vuole, romantica quando deve, e dura quando la storia lo necessita.
"Lady Oscar" è l'anime per eccellenza, va visto e letto almeno una volta nelle vita, se non anche più volte, per riuscire a comprendere sempre di più la sua immensità.
Andiamo con ordine. Oscar nasce in una famiglia nobile, il padre voleva un maschietto, ma il destino ha voluto offrirgli un'altra figlia femmina, che però lui educherà come un maschio. Raggiunta una determinata età, Oscar verrà assoldata per difendere la futura nuova regina di Francia Maria Antonietta, man mano diventando il capitano delle guardie. La storia si snoda tra passioni, tradimenti e intrighi nella Francia della Rivoluzione Francese, riuscendo ad essere abbastanza fedele agli eventi storici, pur con determinate libertà (il manga su questo punto è molto più fedele).
L'opera è malinconica, tragica e forte nei suoi temi, sempre attuale, non sembra invecchiata neanche di un giorno, la colonna sonora è potente ed evocativa. Il character design è curato dal compianto Shingo Araki e da Michi Himeno, che ci regalano uno stile elegante e immortale al tempo stesso. La regia di Osamu Dezaki (che subentra a Tadao Nagahama in corso d'opera, anche lui molto bravo) ci regala una regia priva di sbavature, sa essere ansiosa quando vuole, romantica quando deve, e dura quando la storia lo necessita.
"Lady Oscar" è l'anime per eccellenza, va visto e letto almeno una volta nelle vita, se non anche più volte, per riuscire a comprendere sempre di più la sua immensità.