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7.0/10
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«Shadows House» è un anime, tratto da un manga scritto e disegnato da Somato, animato dallo studio CloverWorks, fiabesco e misterioso, capace di incuriosire lo spettatore sin dalla prima scena.

Emilico, una bambola vivente, è una goffa cameriera al servizio di una particolare nobile appartenente a un casata misteriosa e oscura nel vero senso del termine. I loro volti sono celati, simili a ombre emettono fuliggine senza volerlo, il semplice tocco delle loro mani sporca ogni cosa. Quando sono turbati, l’emissione si amplifica, per questo a ogni nobile è stata assegnata una particolare cameriera, un oggetto dalle fattezze umane. Potrebbero danneggiarsi, anche rompersi, venendo facilmente sostituite, l’importante è la loro assoluta devozione al proprio padrone.

Emilico fa del suo meglio per servire l’elegante Kate, nobile anche nei suoi atteggiamenti. La ragazza, nata, sembrerebbe da pochi giorni, non conosce nulla del mondo, stupendosi di fronte a cose elementari e ignorando elementi basilari. Kate con molta pazienza le insegna a leggere e altro, stringendo lentamente un legame con la sua bambola, trovandola divertente e solare, mentre Emilico sogna di diventare la migliore bambola vivente.

“Le bambole viventi che non si mostrano devote saranno eliminate.”

La fisionomia delle bambole è identica a quella del loro padrone. Bisogna convenire sulla bravura del loro creatore, una tale somiglianza è un’opera d’arte. Costituiscono i loro volti, devono imitarle nei movimenti ogni qual volta si mostrano in pubblico e devono mimare l’espressione del loro padrone. Tale affinità è talmente importante, da costituire un elemento insostituibile per diventare adulti. Stranamente infatti i tanti volti e nobili sono tutti bambini, non ci sono adulti; per quanto capaci di governarsi autonomamente, questa loro assenza fa insospettire: dove sono i genitori di tutte queste ombre? Tutti questi ragazzi non sono imparentati tra loro? Gli adulti non vengono mai a far loro visita? Certo, il tutto potrebbe anche costituire una critica sociale, ai tanti genitori convinti di poter venire sostituiti dai soldi, dal potere, eppure è qualcosa di diverso.

Ma queste domande, per quanto lecite, ci distraggono dal quesito più importante: perché i nobili sono ombre?

L’ombra sembra spostarsi dai nobili allo spettatore: rimanendo intrappolato in questa oscurità, cerca di comprendere cosa la foschia sta coprendo, quale sia la verità celata ai nostri occhi, e con il tempo grazie a indizi e colpi di scena qualcosa si scopre, diverse cose si intuiscono, diventando alla fine tutto più chiaro e, forse, spaventoso.

I pensieri superflui delle bambole vengono malvisti dai nobili. Non si deve pensare con la propria testa, del resto una bambola non dovrebbe neanche pensare. Cosa viene interpretato come superfluo? Ogni pensiero non riguardante il nobile a cui devono obbedienza, di conseguenza diventa difficile per lo spettatore comprendere anche un qualcosa di semplice non mostrato direttamente nello schermo, portando ad accettare passivamente quanto gli viene mostrato, portando oltre lo schermo quel sinistro ordine. Per fortuna, saranno tanti quei pensieri e nessuno di essi sarà superfluo.

Gli adulti faranno infine le loro comparsa solo, sembrerebbe, per complicare la vita a Kate. Normalmente gli adulti dovrebbero pensare solo al bene dei bambini, educarli senza essere troppo severi, eppure l'utilizzo di metodi spartani fa solo crescere dubbi e timori nello spettatore, mostrandogli pensieri e punti di vista di cui i bambini sono completamente ignari. Cosa vogliono realmente gli adulti dai bambini? Quante domande superflue, qualcuno direbbe.

La regia è impeccabile nel trasmettere un leggero senso di inquietudine e quell’aria misteriosa allo spettatore. La qualità delle animazioni, curate da CloverWorks (“The Promised Neverland”, “Wonder Egg Priority”, “My Dress-Up Darling”), sono generalmente di buon livello, come del resto tutto il comparto grafico. La visione della serie è permessa a chiunque, non essendoci particolari scene violente. Il comparto musicale è allineato, fornendo una colonna sonora adeguata. La sigla iniziale strumentale è semplice e d’impatto, mentre la sigla di chiusura, “Nai Nai “di ReoNa, è pura magia. Lato doppiaggio, brava Akari Kitō (Nezuko Kamado in “Demon Slayer”) nell’interpretare Kate.

Emilico può, nel suo essere sempre allegra, risultare non piacevole come personaggio, mentre la misteriosa Kate risulta caratterizzata alla perfezione. Tra gli altri personaggi spicca il nobile John, dal carattere aperto e solare, con la sua bambola astuta Shaun, mentre l’austera Barbara con la bambola Barbie sembra nascondere qualcosa. Lou potrà catturare la simpatia di molti. Edward, per colpa soprattutto delle parti aggiunte rispetto all'originale, non convince come dovrebbe.

Il finale, non canonico e non potendo finire con il colpo di scena del decimo episodio, potrebbe risultare deludente e di minor impatto rispetto a quanto visto in precedenza. Un personaggio è stato completamente censurato in questa serie, per poi essere ripreso nella successiva parte.

Serie consigliata a chi si vuole lasciare trascinare e cullare dall'aria misteriosa di una serie d'effetto.