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7.5/10
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"Tsurune" è un anime tratto da light novel, motivo per cui molte delle mancanze dell'anime per me sono ripagate da quel fronte, anche se ovviamente questo non dovrebbe esimere la serie dall'essere completa in sé e per sé. È sempre un peccato quando c'è la pretesa di fondo che si abbia letto la fonte originale della storia.

Partiamo con la trama: si segue un giovane praticante di kyudo (arco tradizionale giapponese) alla prese con una situazione da "panico del bersaglio", ossia un blocco mentale/emotivo che influisce sulle prestazioni dell'arciere. Minato (il ragazzo in questione) si è innamorato del kyudo per puro caso da bambino e ne ha fatto un punto di forza durante la sua vita alle elementari e scuole medie: grazie a questa passione e all'amico di infanzia Seiya è riuscito a superare il dramma di una grave perdita familiare, ma poi è arrivato anche il panico da bersaglio e tutto è finito nelle ombre.
La storia dell'anime segue come Minato, aiutato dagli amici e dall'incontro con altri personaggi, cresce come persona e atleta, e supera il suo blocco mentale nel tiro con l'arco durante il primo anno delle scuole superiori.

Un pregio della serie a mio parere è di mostrare la lentezza del kyudo, che non è uno sport dai risultati affrettati, ci vogliono mesi solo per capire come tendere l'arco, e avere una posizione di tiro corretta; lo stile di tiro è molto diverso dall'arco occidentale, e lo scopo di questo è più di conoscenza di sé che di colpire meramente i bersagli.
La narrativa della vicenda non è davvero dominata dallo sport, ma è accompagnata da questo, sono i personaggi e le loro emozioni a farla da padrone, c'è una delicata grazia nel mostrare come Minato si intreccia con gli altri personaggi, come il suo legame con Seiya l'ha di fatto salvato insieme al kyudo, o come il suo confrontarsi con l'inflessibile Shu (altro amico di infanzia) l'abbia fatto arrivare alla realizzazione che il come si approccia l'arco e la sua filosofia è una cosa personale e non c'è una definizione assoluta, ognuno deve trovare la sua via e ogni risposta è valida. Uno sport solista che però viene praticato insieme.

Nonostante il buon prodotto generale, devo ammettere che ci sono mancanze di trama, purtroppo: Shu ha un ruolo marginale nell'anime rispetto alla light novel, viene investigata poco la sua incrollabile determinazione assoluta, e le motivazioni dietro a questa, così come il suo legame quasi morboso al confronto con Minato; pur restando una presenza prominente e importante per l'amico, non c'è un vero perché spiegato allo spettatore. Se vogliamo, anche alcune relazioni interne al gruppo sportivo di kyudo di Minato sono semplificate molte volte, tagliate per dare spazio al rapporto del ragazzo con il nuovo allenatore, ma glielo si deve perdonare, in fondo ci sono solo dodici episodi più uno addizionale.

Il comparto tecnico è pregevole, animazioni e tratto del disegno sono piacevoli, così come le musiche accompagnano perfettamente la scena; se devo trovare una pecca qui, direi solo che la sigla di apertura e chiusura non sono nulla di eccezionale.

Anime consigliato.