Recensione
Romantic Killer
9.5/10
La storia ruota tutta attorno alla vita della protagonista Anzu Hoshino, una liceale le cui uniche passioni sono i videogiochi, la cioccolata e il suo adorabile gatto Momohiki. La ragazza è totalmente indifferente a ciò che le sue coetanee trovano romantico o interessane e, quando da un videogioco appare la fata Riri, a rivendicare la sua attenzione per farla vivere il sogno di tutte le ragazze e trovarle l'amore, Anzu è pronta a tutto pur di non cadere nella trappola dei sentimenti. Affinché nulla possa distrarla dal vivere tra tanti "ikemen" - letteralmente "bello", per intendere bei pezzi di manzo maschili - che la desiderano ardentemente, Riri decide di confiscarle le sue amate distrazioni e di obbligarla a innamorarsi di uno dei tanti pretendenti che presto inizieranno a piombare nella vita della povera quanto ignara Anzu. Peccato che la nostra protagonista sia un vero e proprio peperino che rifiuta questi cliché a suon di auto-umiliazioni e ironia.
Come da manuale dei più rispettati shounen, i genitori di Anzu devono improvvisamente trasferirsi all'estero per una promozione molto desiderata da parte del padre di lei, portano via Momohiki e decidono di lasciare in Giappone la figlia per terminare gli studi, pagandole ovviamente vitto e alloggio in casa. Questa incontra subito Tsukasa Kazuki, che, oltre ad essere bellissimo, è anche riservato e super popolare. In uno sconveniente incidente Anzu gli rompe il telefonino, ma, avendo azionato ogni scudo contro il malefico piano della fata Riri, non si lascia certo affascinare dal belloccio; peccato però che nel giro di poche ore questo si troverà ad essere strettamente coinvolto nella vita di Anzu, tanto da ritrovarsi senza casa e costretto a vivere a casa sua. Beh, tutto gestibile, se lui non fosse solo uno dei tanti cambiamenti stravolgenti che la perfida Riri ha in serbo per Anzu: nel suo repertorio infatti ha anche in programma di far riemergere un bellissimo quanto dolce amico d'infanzia innamorato di lei da che ha ricordo e un saccente quanto incantevole principe che è disposto a mischiarsi con i poveri pur di ottenere l'amore di Anzu.
Contro qualunque volontà, la liceale Anzu sarà costretta a resistere in tutti i modi alle tentazioni dell'amore, solo per non dare la soddisfazione a quella fastidiosissima fata di poter vincere questa guerra. Con l'antieroina Hoshino nessuno potrà portare a casa alcuna vittoria, anche se forse, e ripeto forse, ostinarsi a resistere al sentimento potrebbe non essere la scelta giusta. Anzu infatti riuscirà a restare solo una buona amica per tutti i suo pretendenti o finirà trappola delle difficili macchinazioni che Riri ha in serbo per lei?
Opinione personale? Adoro totalmente questa bellissima, divertente e profonda "cosa" che mi ha fatto sbellicare dalle risate e ritrovare un certo senso di profondità per tutti i bei temi trattati. I personaggi sono dinamici ma estremamente fedeli a loro stessi, cambiano nel corso della storia e si articolano, mettendo in gioco la propria personalità e la loro integrità.
I disegni sono puliti e l'utilizzo di stili diversi permette perfettamente sia l'ironia che l'interpretazione dei sentimenti/pensieri della protagonista.
Dire che io mi sia affezionata al cartone animato sarebbe poco, e mi dispiacerebbe molto che Netflix non decidesse di rinnovare la produzione, per vedere come le cose si evolveranno, considerando che la prima stagione non è esaustiva per arrivare a una reale fine delle vicende. Poi, oggettivamente, non trovavo un contenuto degno di nota da un po', e questo lo è eccome, e meriterebbe più visibilità e hype.
Come da manuale dei più rispettati shounen, i genitori di Anzu devono improvvisamente trasferirsi all'estero per una promozione molto desiderata da parte del padre di lei, portano via Momohiki e decidono di lasciare in Giappone la figlia per terminare gli studi, pagandole ovviamente vitto e alloggio in casa. Questa incontra subito Tsukasa Kazuki, che, oltre ad essere bellissimo, è anche riservato e super popolare. In uno sconveniente incidente Anzu gli rompe il telefonino, ma, avendo azionato ogni scudo contro il malefico piano della fata Riri, non si lascia certo affascinare dal belloccio; peccato però che nel giro di poche ore questo si troverà ad essere strettamente coinvolto nella vita di Anzu, tanto da ritrovarsi senza casa e costretto a vivere a casa sua. Beh, tutto gestibile, se lui non fosse solo uno dei tanti cambiamenti stravolgenti che la perfida Riri ha in serbo per Anzu: nel suo repertorio infatti ha anche in programma di far riemergere un bellissimo quanto dolce amico d'infanzia innamorato di lei da che ha ricordo e un saccente quanto incantevole principe che è disposto a mischiarsi con i poveri pur di ottenere l'amore di Anzu.
Contro qualunque volontà, la liceale Anzu sarà costretta a resistere in tutti i modi alle tentazioni dell'amore, solo per non dare la soddisfazione a quella fastidiosissima fata di poter vincere questa guerra. Con l'antieroina Hoshino nessuno potrà portare a casa alcuna vittoria, anche se forse, e ripeto forse, ostinarsi a resistere al sentimento potrebbe non essere la scelta giusta. Anzu infatti riuscirà a restare solo una buona amica per tutti i suo pretendenti o finirà trappola delle difficili macchinazioni che Riri ha in serbo per lei?
Opinione personale? Adoro totalmente questa bellissima, divertente e profonda "cosa" che mi ha fatto sbellicare dalle risate e ritrovare un certo senso di profondità per tutti i bei temi trattati. I personaggi sono dinamici ma estremamente fedeli a loro stessi, cambiano nel corso della storia e si articolano, mettendo in gioco la propria personalità e la loro integrità.
I disegni sono puliti e l'utilizzo di stili diversi permette perfettamente sia l'ironia che l'interpretazione dei sentimenti/pensieri della protagonista.
Dire che io mi sia affezionata al cartone animato sarebbe poco, e mi dispiacerebbe molto che Netflix non decidesse di rinnovare la produzione, per vedere come le cose si evolveranno, considerando che la prima stagione non è esaustiva per arrivare a una reale fine delle vicende. Poi, oggettivamente, non trovavo un contenuto degno di nota da un po', e questo lo è eccome, e meriterebbe più visibilità e hype.