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7.0/10
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“Harem camp” è una serie composta da otto corti, della durata di circa 6/7 minuti l’uno, di genere hentai, con la declinazione del sotto genere harem, come sottolinea, giustappunto, il nome.

La storia è abbastanza lineare e semplice, praticamente quattro amiche decidono di provare a svolgere un’escursione in montagna, durante la quale -a causa di diverse disattenzioni- finiranno per chiedere soccorso ad un uomo, incontrato nei paraggi.

La struttura della serie, sarà quella di dedicare ogni episodio, a una ragazza diversa, con i minuti iniziali ad approfondire la loro caratterizzazione e peculiarità sessuale, mentre gli ultimi a sottolineare tale situazione, portando avanti nel contempo una flebile trama orizzontale, incentrata sulla loro vita scolastica e sull'intento di continuare a praticare escursioni in sicurezza.

I personaggi non saranno caratterizzati a 360 gradi, anzi la serie non farà altro che concentrarsi semplicemente sul ribadire e dare enfasi, alla loro predisposizione sessuale, rispetto al nostro fortunato protagonista; fattore che in una serie di tale categoria non si può certo biasimare. L’unico appunto che gli si può additare, sarà la superficialità e disinvoltura del nostro protagonista, che passerà da premuroso e candido “compagno di escursione” a bestia assettata di sesso, nell’arco di qualche secondo, fattore che viene accentuato visto i minuti, pressoché contati, di ogni corto, ma che comunque gli si può perdonare, visto come sopra citato poc'anzi, il genere di appartenenza di tale serie.

Per l’aspetto grafico, non sarà di certo esaltante, mostrando il fianco più di qualche volta, specialmente per quanto riguarda i personaggi, con qualche difetto di prospettiva o simmetria, specialmente per i loro volti, nonostante la generale semplicità con cui sono delineati i vari membri del cast, inoltre non sarà prestata particolare cura per gli sfondi, ma come già detto, visto il genere, gli si può perdonare qualcosina.
Al contrario della mera precisione fisionomica, devo ammettere di aver apprezzato particolarmente il design delle ragazze, che risulteranno accattivanti ed erotiche, con la giusta cura e attenzione per le sinuosità dei loro corpi, oltre ad altri piccoli dettagli, inerenti alle pose o pratiche sessuali, che metteranno in atto.
Infine segnalo, per quanto possa essere scontato o irrilevante per qualcuno, che verranno mostrati i genitali, utilizzando come escamotage la pixellatura dell’organo incriminato, mentre saranno abbondantemente mostrati seni e sederi.

Per il lato sonoro, l’unica sigla presente sarà orecchiabile, anche se non l’ho particolarmente apprezzata, per i miei gusti personali, nonostante debba ammettere che risulti particolarmente azzeccata, visto il ritornello che non sarà altro che un motivetto accattivante, che ripete ritmicamente il nome della serie.
Invece non si può che apprezzare il buon lavoro dei seiyuu, che risulteranno ben calati nei loro personaggi, riuscendo a ben caratterizzare ogni situazione, in cui i loro personaggi dovranno mettere in atto la propria peculiarità, nonostante segnalo delle volte una imprecisione nel lip-sync, quindi una non corretta sovrapposizione tra le voci dei doppiatori e l’animazione del movimento delle labbra messa in scena.

In conclusione, la serie non sarà un gioiello della scienza e della tecnica, ma per il genere di cui fa parte, esaudisce in maniera esaustiva il suo compito, cioè eccitare e intrigare lo spettatore, rispetto alle scene messe in mostra, nonostante un inizio abbastanza “brutale”, con una forzatura abbastanza evidente, fattore che potrebbe turbare più di qualche spettatore.