Recensione
A un passo da te - Ao Haru Ride
10.0/10
Voglio recensire questo manga a caldo, senza aspettare un minuto di più.
“Ao Haru Ride - A un passo da te - Blue spring ride” vale davvero la pena di essere letto. Presenta una crescita emotiva davvero ben sviluppata, soprattutto per Kou, affrontando il tema del lutto in maniera graduale e naturale, ma in realtà anche per Futaba, Shuko e gli altri amici del loro gruppo. Affrontare la morte non è mai facile, e lasciare che la tristezza lasci spazio all’amore senza avere la paura di fare un torto alla persona cara perduta non è facile. Ma nemmeno irraggiungibile! Non solo l’amore tra “due” ma anche il semplice amore per i propri amici e la propria famiglia e per sé stessi.
C’è chi potrebbe definirlo scontato e questa recensione esagerata, ma io l’ho sentito davvero mio. Me ne sono innamorata a primo sguardo, infatti grazie ai disegni è stato “amore a prima vista”, e poi la storia me lo ha fatto amare ancor più, fino alla fine!
Lo consiglio come storia di crescita, non di “accasamento”.
Per mio gusto personale è un dieci pieno: mi ha fatta commuovere, ridere, disperare, sperare e sognare.
È da conservare con estrema cura!
“Ao Haru Ride - A un passo da te - Blue spring ride” vale davvero la pena di essere letto. Presenta una crescita emotiva davvero ben sviluppata, soprattutto per Kou, affrontando il tema del lutto in maniera graduale e naturale, ma in realtà anche per Futaba, Shuko e gli altri amici del loro gruppo. Affrontare la morte non è mai facile, e lasciare che la tristezza lasci spazio all’amore senza avere la paura di fare un torto alla persona cara perduta non è facile. Ma nemmeno irraggiungibile! Non solo l’amore tra “due” ma anche il semplice amore per i propri amici e la propria famiglia e per sé stessi.
C’è chi potrebbe definirlo scontato e questa recensione esagerata, ma io l’ho sentito davvero mio. Me ne sono innamorata a primo sguardo, infatti grazie ai disegni è stato “amore a prima vista”, e poi la storia me lo ha fatto amare ancor più, fino alla fine!
Lo consiglio come storia di crescita, non di “accasamento”.
Per mio gusto personale è un dieci pieno: mi ha fatta commuovere, ridere, disperare, sperare e sognare.
È da conservare con estrema cura!