Recensione
Crying Freeman
6.0/10
Recensione di Mark.Crown
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Avevo atteso tanto questo manga affascinato, come solo un quindicenne può esserlo, dalla visione della pellicola con protagonista il grandissimo marzialista Mark Dacascos.
L'occasione è stata propizia quando J-Pop ne ha tratto una stupenda edizione lusso con sovraccopertina.
Ho iniziato a leggerlo con entusiasmo, lo stesso entusiasmo che ho visto scemare, a poco a poco, mentre andavo avanti con i volumi.
Dopo il terzo volume quella che era solo una sensazione si è trasformata in certezza: la parte migliore del racconto è proprio quella trasposta nel live action del 1995 che copre piuttosto fedelmente l'intero primo volume e alla quale la pellicola riesce persino a dare una chiusa più che decente.
Il manga invece da un certo punto in avanti inizia a ripetersi in maniera fastidiosa, procedendo per inerzia e indulgendo in scene di sesso francamente inutili quando non decisamente volgari.
Consigliabile solo se non si ha nulla di meglio da leggere.
Se non lo boccio del tutto è solo per le meravigliose tavole di Ryoichi Ikegami, ma, davvero, si salva poco altro.
L'occasione è stata propizia quando J-Pop ne ha tratto una stupenda edizione lusso con sovraccopertina.
Ho iniziato a leggerlo con entusiasmo, lo stesso entusiasmo che ho visto scemare, a poco a poco, mentre andavo avanti con i volumi.
Dopo il terzo volume quella che era solo una sensazione si è trasformata in certezza: la parte migliore del racconto è proprio quella trasposta nel live action del 1995 che copre piuttosto fedelmente l'intero primo volume e alla quale la pellicola riesce persino a dare una chiusa più che decente.
Il manga invece da un certo punto in avanti inizia a ripetersi in maniera fastidiosa, procedendo per inerzia e indulgendo in scene di sesso francamente inutili quando non decisamente volgari.
Consigliabile solo se non si ha nulla di meglio da leggere.
Se non lo boccio del tutto è solo per le meravigliose tavole di Ryoichi Ikegami, ma, davvero, si salva poco altro.