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Uno dei grandi misteri irrisolti del mondo, secondo me, è il motivo per cui non è mai stato fatto un anime di questo manga. Io lo trovo un gioiello troppo poco conosciuto. C'è tutto: i personaggi, ben caratterizzati; la trama, che non è la solita smielata shojo; i disegni, che a me, globalmente, piacciono (chiudendo gli occhi su qualche difetto, di cui dirò dopo); un buon ritmo con pochi episodi "inutili".

Cominciamo dall'inizio, i personaggi. La protagonista, Teru, è una delle poche che mi sta simpatica (ebbene sì, spesso non amo le protagoniste dei manga, nemmeno di quelli che amo di più); è buffa, dinamica, molto sveglia. I suoi approcci disastrosi a Kurosaki fanno ridere, ed è doppiamente divertente vedere come le gag di cui è protagonista sono un'aperta presa in giro del classico schema shojo (buffissimo l'episodio in cui, su consiglio delle amiche, si agghinda e si comporta da tipica eroina manga e Kurosaki l'annaffia brutalmente con il tubo dell'acqua). Kurosaki è figo, punto. Un ceffo che fa molta fatica a esprimere i propri sentimenti, con un passato da nascondere, ma un vero eroe per "la sua principessa". Fantastici anche i personaggi secondari, il Kurebayashi team, i compagni scuola di Teru, ottimi comprimari, caratterizzati bene e mai "di troppo" e, ovviamente i "cattivi", in particolare Chiharu. La trama: la storia di Teru e Kurosaki si intreccia a un tema particolare, quello dell'informatica e del mondo degli hacker. L'argomento non è trattato in modo noioso o troppo tecnico, ma è funzionale allo sviluppo della storia, anche romantica, che nasce fra i due protagonisti, e viene sviluppata bene, è lineare senza essere banale, senza inutili "giri intorno", triangoli, personaggi messi solo ad ostacolare la storia romantica dei protagonisti. Apprezzo moltissimo che non siano presenti eccessivi episodi di vita scolastica, tipo gli inflazionati festival scolastici e sportivi, e che gli episodi filler siano, generalmente, scorrevoli e divertenti. Volendo trovare il pelo nell'uovo, a tratti c'è qualche forzatura, nel senso che si nota che la trama è stata creata mano a mano che il manga procedeva (la stessa autrice scrive che, inizialmente, doveva essere una short story di pochi capitoli), ma io sono molto pignola con i dettagli ed i richiami, per cui questo "difetto" non inficia il mio voto alto. I disegni sono gradevoli e l'alternanza chibi-personaggio normale sottolinea i momenti comici; peccato per alcune evidenti sproporzioni, anche in tavole molto importanti (a volte Kurosaki sembra un gigante e Teru uno gnomo).
Lo consiglio, sebbene vada contestualizzato all'epoca in cui è stato creato: al giorno d'oggi, la tecnologia, che funge da perno molto importante per lo sviluppo della storia, è un po' datata (molto banalmente, con uno smartphone molte vicende si sarebbero risolte in due pagine, ma l'ambientazione è nei primi anni del 2000), ma per l'epoca di ambientazione è tutto abbastanza realistico.