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Leggete questa perla!
Hojo con questa storia ha voluto trattare la guerra, parlandone in maniera trasversale, di come la società sia oppressa dal conflitto.
Sogni infranti, razzismo, ingiustizie, campi di concentramento tutti i temi che vediamo in opere del genere, ma con gli occhi di un giapponese. Questo manga è la prova che tutti devono aprirsi mentalmente e leggere storie da tutto il mondo, sento spesso, sminuire i manga, semplicemente perché hanno un modo di comunicare diverso, ma è proprio quella diversità a renderli unici e "l'estate della mia adolescenza" è un esempio. Trattare la guerra con gli occhi di ha perso la guerra permette alle storie di avere pieghe uniche che altri autori non possono toccare, non perché non siano bravi, ma perché semplicemente non hanno lo stesso vissuto.
A mio paarere, serve assolutamente una ristampa di tutti e sei i volumi di "Hojo world". Tutti hanno bisogno di conoscere lo splendore di queste perle.

Concentrandoci sul volume in questione, è una raccolta di tre storie brevi, tutte e tre girano intorno al tema della guerra, mostrando di come il popolo sia solo vittima dei costrutti dei poteri.
"Le guerre sono fatte da persone che uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono" questa frase di Neruda racchiude perfettamente ciò che Hojo voleva comunicare con questa raccolta di storie brevi, e soprattutto in questo periodo di conflitti storie del genere non possono che fare bene, leggetelo e parlatene con più persone possibili, serve una ristampa, bisogna mandare avanti opere di questo calibro che mostrano lo schifo della guerra.