Recensione
Aria the Animation
9.0/10
[Questa recensione è complessiva sull’intera serie di Aria: tre stagioni + OAV + due film]
Sarò sincero, non ne avevo mai sentito parlare finché non ho guardato la classifica di questo sito dei migliori anime di tutti i tempi e l’ho visto addirittura in top5.
Probabilmente quella posizione è un tantino esagerata però vi dirò che la capisco: per portare avanti Aria devi andarci in risonanza (altrimenti ti annoia e lo dropperai dopo due puntate) ma se ciò accade non potrai che adorarlo.
Una volta cominciato, di primo acchito sono rimasto perplesso: si tratta di un’opera inusuale, durante gli episodi sembra non succedere assolutamente niente, uno Slice of Life dai ritmi lentissimi, anzi già solo parlare di ritmo è un’esagerazione. Non ha ritmo, non ha velocità, la storia sembra trascorrere in una stasi perenne senza tempo. Poi però vai avanti con gli episodi e poco a poco ti fai trasportare da queste atmosfere eteree, dagli incontri e piccole esperienze di vita di Akari, delle sue care amiche apprendiste undine Aika e Alice, delle loro affezionatissime istruttrici Alicia, Akira e Athena, degli amici Akatsuki e Al, persino dell’improbabile “direttore Aria” (tutti i personaggi hanno il nome che comincia per “A”, come il nome del pianeta Aqua), alla scoperta dei canali di Neo-Venezia, degli angoli nascosti di questa città eterna, dei suoi misteri e meraviglie, delle persone umili e laboriose che vi abitano.
Ogni episodio racchiude un piccolo insegnamento, una morale che riguarda l’amicizia, la crescita, il gusto per le piccole cose, in un contesto di quiete e serenità, placide onde, rossi tramonti. Il tutto scandito dal passaggio delle stagioni e la lenta maturazione delle giovani allieve undine.
Ogni personaggio ha una sua caratterizzazione ben definita a cui è facile affezionarsi. Le musiche, sia OST che sigle, sono molto belle. I disegni sono morbidi e ben dettagliati e le ambientazioni riproducono perfettamente i luoghi di Venezia.
E’ certamente un anime di nicchia, particolare, non per tutti.
Non è un anime entusiasmante da binge watching, di quelli che ti guardi 10 puntate di fila, bensì un anime tranquillo e sognante, profondamente buono: ne guardi un episodio alla fine di una stressante giornata di lavoro e ti riconcilia col mondo, ti pacifica.
Personalmente l’ho seguito con grande piacere, come panacea per tutti i mali. Mi ha rilassato, a volte commosso, e senza esagerare credo che mi abbia anche insegnato qualcosa.
Sarò sincero, non ne avevo mai sentito parlare finché non ho guardato la classifica di questo sito dei migliori anime di tutti i tempi e l’ho visto addirittura in top5.
Probabilmente quella posizione è un tantino esagerata però vi dirò che la capisco: per portare avanti Aria devi andarci in risonanza (altrimenti ti annoia e lo dropperai dopo due puntate) ma se ciò accade non potrai che adorarlo.
Una volta cominciato, di primo acchito sono rimasto perplesso: si tratta di un’opera inusuale, durante gli episodi sembra non succedere assolutamente niente, uno Slice of Life dai ritmi lentissimi, anzi già solo parlare di ritmo è un’esagerazione. Non ha ritmo, non ha velocità, la storia sembra trascorrere in una stasi perenne senza tempo. Poi però vai avanti con gli episodi e poco a poco ti fai trasportare da queste atmosfere eteree, dagli incontri e piccole esperienze di vita di Akari, delle sue care amiche apprendiste undine Aika e Alice, delle loro affezionatissime istruttrici Alicia, Akira e Athena, degli amici Akatsuki e Al, persino dell’improbabile “direttore Aria” (tutti i personaggi hanno il nome che comincia per “A”, come il nome del pianeta Aqua), alla scoperta dei canali di Neo-Venezia, degli angoli nascosti di questa città eterna, dei suoi misteri e meraviglie, delle persone umili e laboriose che vi abitano.
Ogni episodio racchiude un piccolo insegnamento, una morale che riguarda l’amicizia, la crescita, il gusto per le piccole cose, in un contesto di quiete e serenità, placide onde, rossi tramonti. Il tutto scandito dal passaggio delle stagioni e la lenta maturazione delle giovani allieve undine.
Ogni personaggio ha una sua caratterizzazione ben definita a cui è facile affezionarsi. Le musiche, sia OST che sigle, sono molto belle. I disegni sono morbidi e ben dettagliati e le ambientazioni riproducono perfettamente i luoghi di Venezia.
E’ certamente un anime di nicchia, particolare, non per tutti.
Non è un anime entusiasmante da binge watching, di quelli che ti guardi 10 puntate di fila, bensì un anime tranquillo e sognante, profondamente buono: ne guardi un episodio alla fine di una stressante giornata di lavoro e ti riconcilia col mondo, ti pacifica.
Personalmente l’ho seguito con grande piacere, come panacea per tutti i mali. Mi ha rilassato, a volte commosso, e senza esagerare credo che mi abbia anche insegnato qualcosa.