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9.0/10
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Quanto struggimento, quanto dramma, quante emozioni e cambi improvvisi di direzione.. Non leggevo un manga tanto bello - tavole grafiche e storia che in un certo senso mi hanno riportato alla mente vecchi manga del passato - da quando ho deciso di rileggere tutta la saga di "Nana" di Ai Yazawa e mi sono innamorata ancora un volta del tenebroso Takumi. Ma sproloqui a parte, il fumetto è stato molto bello, i sentimenti, le paure, la tristezza, le gioie e i successi dei suoi protagonisti mi sono entrati sotto pelle con una dolcezza inaudita, riuscire ad allontanarmi dalla lettura è stato davvero molto complicato. Le immagini sono nitide, i caratteri dei personaggi costanti e le vicende sono come le montagne russe bendati, piene di scossoni e curve spaventose che non hai idea di come evolveranno, se con una bellissima discesa o con un capovolgente tratto a testa in giù.
Di personaggi secondari ce ne sono innumerevoli, molti ricorrenti, altri appaiono il tempo di lasciare qualcosa nella vita dei protagonisti e poi svaniscono. Ognuno di loro ha caratteristiche e lineamenti unici, i contesti sono sviluppati con molti dettagli, le ambientazioni così nitide e, in generale, le tavole disegnate sono pulite. Leggere è come guardare un Anime, è letteralmente come entrare nella realtà che si sta leggendo, osservando tutto come un fantasma. I discorsi, i dialoghi, le parti più introspettive, sono reali quanto quelle che potrei provare io in questo preciso momento.
Mi sono innamorata, ho pianto, ho sorriso e ho vissuto leggendo questa storia. Dire che io sia soddisfatta sarebbe riduttivo, è uno di quei contenuti che si sono legati alle mie corde e ne faranno parte per sempre tenendomi compagnia nei momenti meno opportuni. Se devo cercare il pelo nell'uovo ammetto che in alcuni punti sono stati inseriti inutili dialoghi giusto per riempire le pagine e che l'evoluzione finale della storia è stata un filino troppo assurda per lasciarmi quel senso di perfezione ma nulla di cui io possa assolutamente lamentarmi.