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Insieme a "Makeine: Too Many Losing Heroines!", "Days with My Stepsister" è, per me, il miglior anime questo periodo.

Uno svolgimento maturo e riflessivo, uno studio della regia fenomenale e una poesia dietro ogni gesto come non ne vedevo da tanto tempo.
La trama è incredibilmente semplice, Yuuta, ragazzo calmo e riflessivo, senza più la mamma, si ritrova da un giorno all'altro con una sorellastra, Saki, figlia della nuova compagna del padre. Come Yuuta, anche Saki è silenziosa, solitaria e riflessiva. I due vanno subito d'accordo ma pur mantenendo le distanze... distanze che però col passare del tempo e conoscendosi meglio vanno via via svanendo, fino a dare il posto ad un sentimento che nessuno dei due ha mai provato prima e con il problema di essere ormai fratello e sorella.

La bellezza di questa storia, va ricercata nel modo in cui viene raccontata, ossia con gentilezza e con calma. Non ci sono gag, non ci sono personaggi che cambiano espressione diventando delle caricature, non ci sono festival scolastici o guance rosse. C'è solo la storia di Yuuta e Saki, la loro intimità e le loro riflessioni che compongono questo fantastico rapporto fatto di silenzi, di parole non dette e di gentilezza.

In una marea di anime scolastici tutti uguali, con le solite situazioni, gli amori, i momenti fan service, finalmente uno si stacca dal coro, e lo fa in punta di piedi.

Ne stra-consiglio la visione a tutti gli amanti del genere, in particolare forse a quelli che vogliono qualcosa di diverso.