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9.0/10
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GIAPPONESI SCANSATEVE

No, rimanete pure dove state, MA… Mars Express è una bomba, e merita sicuramente un posto tra i grandi film che definiscono il genere della fantascienza. Intanto perché è un film di animazione esteticamente fantastico, con una fotografia ottima ed un grande lavoro di world building, capace di distaccarsi dal classico cyberpunk.
I personaggi sono maturi, sfaccettati e la recitazione è adulta e realistica, espressioni e movimenti sono curati e credibili. È proprio nei tempi e nella recitazione che troviamo elementi della cinematografia francese piuttosto che americana o giapponese, ed in questo senso abbiamo la percezione di vedere qualcosa di nuovo ed originale, decenni dopo Il pianeta selvaggio e Les Maitres du Temps.
Trasferimenti di memorie, androidi impazziti, i riferimenti a Blade Runner e Ghost in the Shell sono numerosi, ma a differenza di quest’ultimo, già dalla prima visione di Mars Express avremo l’impressione di aver compreso la trama, però e riguardandolo che ci renderemo conto che nulla è stato lasciato al caso, e ogni scena, ogni dialogo, ogni dettaglio è un pezzo di una trama che passo dopo passo va delineandosi in maniera più chiara, dove niente è fine a se stesso, e alla fine tutto torna.

I temi affrontati sono quindi i classici del genere, ma revisionati con una lente diversa, più vicina alla nostra realtà. Non mancano gli elementi noir, i nostri eroi sono soli, hanno vizi, e forse non erano buone persone, non sono testosteronici eroi, né infallibili cyborg, anzi sbagliano, ma vanno avanti e senza bisogno di troppe giustificazioni per farlo, ed alla fine, di metallo o di carne, sono molto molto umani.

Di seguito ATTENZIONE SPOILER…

TRAMA COMPLETA

Aline Ruby, Carlos Riviera e Chris Royjacker erano amici quando, tempo fa, erano militari. Ora Chris dirige la più grande azienda di Robot (forse l’unica?), Aline è una investigatrice privata e Carlos è morto, ciò nonostante la sua memoria è stata caricata in un robot, diventando un cosiddetto Backup, e in tale forma è il collega di Aline.
Incaricati da Chris i due detective sono sulla Terra, animata da grandi e violenti movimenti popolari anti-robot, per arrestare Roberta, una hacker capace di “sbloccare” i robot, ovvero liberarli dalle regole del software che, come le leggi della robotica di Asimov, gli impediscono di fare del male agli umani, li obbliga a rispettare gli ordini, etc… Roberta brucia il suo pc prima di essere arrestata.
Una volta atterrati su Noctis, la principale città marziana dove la società è evidentemente più ricca, Roberta viene rilasciata poiché i mandati di arresto sono scomparsi dai server della polizia. A Chris sembra non importare molto, nel frattempo Roberta ci informa che era stato lui a violare i suoi server e non il contrario.
Aline e Carlos hanno un nuovo ingaggio: il signor Chow gli chiede di trovare Jun, la figlia scomparsa da tre giorni dopo aver accidentalmente sbloccato un robot dell’università dove frequentava il corso di cibernetica, il quale fugge via. Nella sua camera del campus trovano una droga stimolatrice della memoria di fattura artigianale ed il corpo senza vita della coinquilina, uccisa da un finto poliziotto che, attirato dalla telefonata per denunciare la scomparsa dell’androide alla polizia, la scambia per Jun.
Nella centrale della polizia conosciamo l’ispettore Simone Gordaux e la A.I. Gilbert, un organico, una nuova forma di robot biologico che sta prendendo piede. Successivamente Aline segue Gordaux in una vecchia colonia semiabbandonata dove è stato trovato il corpo dell’androide fuggito, ucciso da tre “umani potenziati” da nanomacchine di uso militari che gli conferiscono poteri simili al T1000 di terminator. Il robot stava stranamente costruendo una nave spaziale.
Nel frattempo Carlos cerca inutilmente di rivedere la figlia piccola ma viene scacciato in malo modo da ex moglie e nuovo compagno, ed apprendiamo che da vivo era un violento.
I detective seguono la pista della prostituzione per pagare la retta universitaria, ed in effetti trovano Jun in un bordello di Backup dove lavora lei come meccanico per gli androidi ed il suo Backup (la cui esistenza è illegale finchè si è in vita) come prostituta. Sfortunatamente sono stati gli umani potenziati, in grado di assumere le fattezze del padre, ad incaricare Aline di trovare Jun, ed ora ne approfittano per uccidere lei ed il suo backup.
Carlos raggiunge Roberta per studiare lo sbloccaggio realizzato da Jun, ma Roberta lo informa che uno sbloccaggio avviene tramite un processo anche meccanico, mentre questa è un takeover, ovvero una modifica esclusivamente del software, trasmissibile anche da robot a robot, tramite tale processo si può ordinare al ciò che si vuole. Roberta stava sviluppando da anni il takeover per ordinargli di cancellare le loro direttive e renderli liberi ma Il suo lavoro le è stato rubato da Chris che ha finito di svilupparlo tramite delle Brain Farmer illegali.
Carlos capisce che è per eliminare le prove dell’esistenza del takeover che Chis gli aveva commissionato l’arresto di Roberta, oltre alla distruzione dell’androide e l’assassino di Jun. Aline, accusa Chris di omicidio nella sua stessa villa in presenza di Jeanine, una gigantesca IA organica che sostituisce Beril , la precedente assistente robot di Chris, con cui Aline ha creato un’amicizia. Lui si professa innocente, le chiede di non ficcare il naso per tre giorni e la minaccia velatamente.
Aline scopre che Jun lavorava in una Brain Farmer, dove persone “affittano” il proprio cervello che iperstimolato viene utilizzato per ore da imprenditori per sviluppare i propri progetti, per poi rimuoverne la memoria alla fine di ogni sessione. Jun aveva collaborato allo sviluppo del takeover ma le droghe prese hanno risvegliato in lei qualche ricordo che la ha portata inconsciamente ad applicare il takeover al robot universitario.
Aiutati da Roberta i due si infiltrano nel commissariato per risvegliare tramite la solita droga i ricordi del takeover nel backup di Jun, lì detenuto, la quale rivela che il takeover inizierà ovunque alle 18, essendo stato diffuso in tutti i robot attraverso il normale aggiornamento software.
Raggiunta tale ora, mentre tutti i robot si incamminano verso lo spazioporto ribellandosi a chi li ostacola, Aline irrompe nell’abitazione di Chris aiutata da Carlos, indenne al takeover perché troppo vecchio per gli aggiornamenti e già sbloccato da Roberta. Gli investitori nello sviluppo degli organici hanno ora il reale controllo dell’azienda di Chris ed allo scopo di liberarsi dei robot per sostituirli con i nuovi organici, su suggerimento di Beryl hanno usato il takeover per dire a tutti i robot di uplodare la propria coscienza su delle astronavi che li porteranno verso una stella dove costruire una loro civiltà. Aline viene uccisa dai guardiani della villa, poco dopo Carlos ucciderà guardiani e Chris. Separatosi dai suoi affetti umani, Aline e la ex-famiglia, Carlos accetta fino in fondo la sua natura di robot, e lasciandosi convincere da Beryl che la migrazione non è una trappola umana, ma avrà successo, si unisce ad essa. Finisce così l’era dei robot su Marte, inizia la loro nuova civiltà spaziale?


DUE DOMANDE

Aline è veramente morta? Si.
Beryl porterà veramente i robot a costruire una civiltà robotica nello spazio? Così pare.


DUE RIFLESSIONI FINALI

Sia l’iniziale telefonata di Jun alla polizia, che le comunicazioni tra Aline e l’ispettore Gordaux arrivano a Chris e/o ai suoi investitori sebbene Gilbert, l’IA organica del commissariato, ritiene impossibili le intercettazioni. È quindi lecito pensare che sia lo stesso Gilbert a fornirle, per sottolineare quanto la polizia sia in mano alla grande corporazione, verso la quale non muove indagini nonostante l’accumularsi di prove.
Esattamente come è lecito pensare sia stata Jeanine a fornire agli investitori l’informazione che Aline sa tutto, e quindi troppo, tanto che cercheranno di ucciderla.
Gli umani del futuro ci riportano alla tematica del cyborg, presentando degli impianti tecnologici di base che permettono di collegarsi cerebralmente ai computer o tra altri esseri umani, mentre gli umani potenziati sono in grado di modificare la materia di cui sono fatti, o parte di essa.
I robot presentano capacità a noi non comprensibili, come unirsi l’un l’altro tramite Risonanza, qualcosa che potrebbe essere assimilabile al nostro sesso “i robot sbloccati scopano e si sballano tutto il giorno” dice Roberta, inoltre manifestano una sorta di coscienza sia individuale che collettiva allo stesso tempo durante la grande migrazione.
A questi si aggiunge la particolare ed affascinante condizione dei Backup, memorie di umani deceduti impiantate nei robot, che si comportano esattamente come se fossero resuscitati in un robot, che ci riporta a chiederci quale è l’essenza della vita e dell’identità umana, oltre ad interrogarci sui confini tra la vita e la morte.
Infine ci sono gli organici, inquietanti e potenti, come dimostra il guardiano della villa. Forme biotecnologiche che nella nostra realtà al momento sono ai primordi ma già molto promettenti, quali orme prenderanno è un campo tutto da esplorare.