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Kaiji, protagonista principale, è un cosiddetto fallito che passa il suo tempo a cercare di racimolare denaro tramite il gioco d'azzardo, senza impegnarsi in nessun lavoro e sprofondando sempre più nei debiti e nell'apatia. Per sfogare la sua repressione se la prende con le macchine di presunti ricconi staccando lo stemma (tutte Mercedes anche se il simbolo è fake), peccato che questo insolito hobby lo porta ad imbattersi in un poco raccomandabile strozzino/yakuza a cui buca le gomme della macchina e si fa anche scoprire. Comunque il losco figuro non ha nulla da ridire sulla sua auto perchè in realtà cercava Kaiji per ben altro motivo; riscuotere un debito di un conoscente del nostro eroe che imprudentemente aveva messo la sua firma a garanzia. Il debito ammonta ad una cifra spropositata che non potrebbe essere mai coperta dal povero Kaiji, che viene convinto, tramite trucchetti, ad accettare uno strano progetto. La via di fuga consiste nel imbarcarsi in una nave in cui tanti falliti come lui, tramite il gioco d'azzardo, possono estinguere tutti i loro debiti e guadagnare parecchio o in caso di perdita essere costretti a lavori forzati per 2 anni. Quel che sembra un occasione d'oro si rivela ben presto per Kaiji un inferno galleggiante, in cui gli uomini vengono messi di fronte ai loro peggior istinti di sopravvivenza e le più bieche pulsioni per il denaro.
Dentro quest'enorme barca i personaggi sembrano isolati dal resto della società, ma in realtà essa viaggia insieme a loro, fa parte di loro. Il segno più forte che si portano adesso è l'ossessione occulta per il denaro, che viene svelata da delle efficaci iperboli visive in cui gli uomini sembrano essere indemoniati alla vista del denaro. Kaiji dal fondo del barile inizia a capire, con maggior lucidità che mai, l'importanza della fiducia e dei rapporti umani e di come la pulsione oscura (oscura perchè assolutamente irrazionale) per il denaro spezzi e schiacci questi valori. I soldi valgono più della vita, perchè come detto all'interno dell'anime gli uomini e le donne del nostro tempo passano la maggior parte della loro vita a svolgere attività per i soldi, che a ben vedere diventano il fine ultimo e non un mezzo. L'intero senso di un esistenza è racchiuso nel denaro, per questo gli organizzatori dell'inferno si sentono autorizzati a giocare con la vita di una manciata di uomini che, se il denaro è l'unica unità di misura possibile, non valgono assolutamente nulla.
Posto davanti a tanti suoi simili Kaiji inizia a capire gli errori commessi durante la sua inutile vita e la voglia di ricominciare da zero, fuori dall'inferno, lo spinge a trovare continue soluzioni ai problemi che gli si pongono davanti. Più cade in basso e più chiaramente gli appaiono i meccanismi che sottendono l'esistenza, e solo dal fondo della sua miseria riesce a sentire l'impulso vitale che lo spinge oltre tutta la crudeltà che lo circonda, l'urlo di un umanità che è assordante per tutti quelli che vogliono ascoltarlo.
Le tematiche sono ricamante dentro un azione che si snoda principalmente attraverso sfide tra di intelligenze e psicologie. Questo nasconde il gioco d'azzardo e lo si intuisce sin da subito. Ovviamente il vizio di molti anime di spiegare ogni minimo dettaglio non risparmia neanche quest'opera (grazie voce narrante eh!), anche se delle volte le spiegazioni si trasformano nei momenti più esaltanti
Dal punto di vista visivo ci discostiamo nettamente dalla piattezza media degli anime. Pur nella sua particolarità l'animazione non mi ha colpito particolarmente, penso che nella sua stilizzazione e nell'uso della computer grafica , per gli ambienti, sia assolutamente funzionale per la tipologia, non essendo un anime d'azione, ma sicuramente ciò non è un pregio.
Le musiche aderiscono perfettamente all'azione, incalzano e scandiscono il ritmo frenetico dell'azione, e qualche volta salvano momenti che altrimenti potrebbero sembrare anche un po' ridicoli, nell'esagerazione con cui vengono vissuti dai protagonisti.
Per come si svolgono le vicende quest'opera mi ha ricordato in più punti il ben più famoso Death Note, la differenza principale che in quest'anime si rimane con i piedi per terra, gli aspetti sociali ed esistenziali sono più curati, mentre la narrazione e l'architettura sono molto meno complesse e avvincenti. Altra cosa che a molti potrebbe non piacere è la mancanza di un finale che concluda l'intera vicenda, infatti l'opera si divide in due parti ed è già stato annunciato che la seconda parte verrà realizzata.
Insomma un gran bell'anime di uomini che piangono.