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Il mio primo contatto con Sayuki, che mi ha fatto appassionare alla storia e comprare il manga.
La trama riprende in parte quella del viaggio in occidente, una leggenda famosissima in Giappone che ha ispirato altri anime, rielaborato dalla Sensei Minekura. È importante sapere che il genere dell'anime non è Shonen Ai, anche se ci sono alcune scene ambigue, però piuttosto lievi rispetto a quelle del manga. L'anime segue fedelmente il manga per i primi episodi, per poi discostarsi completamente, tuttavia è presente un filler molto interessante, che non rovina affatto l'atmosfera dell'anime, ovvero quello del Dio Homura.
I quattro protagonisti hanno un passato negativo alle spalle, che ha condizionato il loro modo di essere e forse di agire; sono tutti diversi e ognuno con i propri pregi e difetti, sono quattro protagonisti, nessuno predomina sull'altro.

Il Chara Design non mi dispiace, anzi mi piace molto in quasi tutti gli episodi, certo, delle volte scade un po', ma non è la fine del mondo. Le sigle di apertura e chiusura sono semplicemente fantastiche (escludendo la prima ending) e l'animazione è abbastanza buona, anche se può apparire bloccata in certi punti.
Oltre alle sigle sono molto belle le musiche presenti negli episodi, in modo particolare "For real, piano version" uno dei temi più suggestivi.
Anche la caratterizzazione dei personaggi rimane buona, fedele al manga, ma aldilà di ciò troviamo anche alcune pecche, alcune abbastanza gravi come scene censurate: tanto per citare un esempio, nel manga i demoni venivano fatti a pezzi, qui scompaiono non appena vengono eliminati.
Altro difetto, ma decisamente meno grave, il fatto che i capelli del mezzodemone Sha Gojyo non siano rosso sangue, bensì di un poco piacevole... rosa scuro? Violetto? Mi chiedo se costasse tanto farglieli rossi.

Insomma, di pecche ne ha confrontato alla versione cartacea, ma sono più che altro dettagli tecnici. Rimane lo stesso il mio anime preferito, e consigliato a chiunque.