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Questo anime non ha nulla a che vedere con il primo Uomo Tigre, Naoto ci insegnava valori importanti, era un personaggio geniale in sé per il suo carattere, ma soprattutto per la sua vita e per le difficoltà che affrontava.

Questa serie cosa ci insegna invece? A parte l'eccessivo patriottismo e l'idolatria del Giappone, che per certi tratti fa davvero venire la nausea, la trama di questo anime è poverissima. Presenta una storia mediocre, e l'autore manca totalmente di fantasia persino scegliendo i nomi degli sfidanti dell'uomo tigre.
Un altro aspetto che trovo assurdo sta nel fatto che questo Uomo Tigre abbia una doppia vita, cioè che faccia il giornalista e si alleni per hobby riuscendo però in otto anni a raggiungere i massimi livelli nella lotta. Ma come avrà fatto uno di quei bambini dell'orfanotrofio in soli otto anni a diventare un lottatore così forte, tra l'altro avendo anche il tempo di studiare e di girare il mondo?

Attenzione: la seguente parte contiene spoiler

Il finale lasciatemelo dire è di una tristezza e di una pochezza senza precedenti, Hassan cambia totalmente idea nelle sue convinzioni così, di colpo, solo perch* Tommy gli allunga la mano per tornare sul ring. Dopodiché entrambi si levano la maschera, come se i loro scontri sanguinari precedenti fossero stati solo dei litigi fra bambini. Ridicolo poi il modo con cui l'autore liquida tutto facendo morire Hassan per infarto qualche minuto dopo che questi si era levato la maschera.
Penoso.