Recensione
Kilari
5.0/10
Ho già fatto recensioni su anime indicati a un pubblico più infantile e ho già detto che non possiamo giudicare un anime adatto a un certo target come quelli adatti a un altro target. E con la cognizione di ciò dico che quest'anime è veramente penoso.
Sinceramente non ho visto tutta la serie né ho mai provato a seguirlo veramente, ma mi sono bastate alcune puntate per rimanere scioccata.
La trama in effetti è abbastanza diversa da quelle in cui i soliti buoni combattono i cattivi e la grafica è a mio avviso eccezionale per un anime così, ma quello che lo 'sotterra' è:
- la lunghezza delle puntate. Non conosco bene quanto sia la loro durata ma lo stesso tempo di scrivere il mio nome in grassetto e colorarlo che finisce già un episodio;
- la lunghezza della serie. Ora, siamo ragionevoli, come possiamo far durare 153 episodi questa caspita di storia 'd'amore'? Perché in fin dei conti alle bambine che guardano l'anime interessa relativamente il fatto che la protagonista diventi veramente superstar;
- la banalità. Ogni puntata è basata sulle solite cose già viste e riviste: San Valentino, il festival culturale, il cambio di scuola, che barba!
- i dialoghi sono completamente senza un filo logico;
- il fatto che ogni puntata non abbia praticamente nulla a che vedere con quella che seguirà. Potete vedere la 150a puntata, poi la 52a e la 13a sapendo il minimo della trama e capirete tutto perfettamente;
- il modo in cui vengono affrontati gli argomenti o gli ostacoli. Sembra tutto una questione di vita o di morte anche quando i personaggi devono semplicemente decidere se mangiare un panino con il prosciutto o con il salame;
- il continuo messaggio di sottofondo: è proprio come se si volesse inculcare nella testa delle bambine che guardano la serie l'importanza dell'essere brave e buone e dell'avere sani principi. Certo, è giusto che un qualsiasi cartone abbia un insegnamento di sottofondo, ma il modo in cui si esprime quest'anime per quanto riguarda questa cosa sfinisce.
In conclusione assegno un 5 per la grafica.
Sinceramente non ho visto tutta la serie né ho mai provato a seguirlo veramente, ma mi sono bastate alcune puntate per rimanere scioccata.
La trama in effetti è abbastanza diversa da quelle in cui i soliti buoni combattono i cattivi e la grafica è a mio avviso eccezionale per un anime così, ma quello che lo 'sotterra' è:
- la lunghezza delle puntate. Non conosco bene quanto sia la loro durata ma lo stesso tempo di scrivere il mio nome in grassetto e colorarlo che finisce già un episodio;
- la lunghezza della serie. Ora, siamo ragionevoli, come possiamo far durare 153 episodi questa caspita di storia 'd'amore'? Perché in fin dei conti alle bambine che guardano l'anime interessa relativamente il fatto che la protagonista diventi veramente superstar;
- la banalità. Ogni puntata è basata sulle solite cose già viste e riviste: San Valentino, il festival culturale, il cambio di scuola, che barba!
- i dialoghi sono completamente senza un filo logico;
- il fatto che ogni puntata non abbia praticamente nulla a che vedere con quella che seguirà. Potete vedere la 150a puntata, poi la 52a e la 13a sapendo il minimo della trama e capirete tutto perfettamente;
- il modo in cui vengono affrontati gli argomenti o gli ostacoli. Sembra tutto una questione di vita o di morte anche quando i personaggi devono semplicemente decidere se mangiare un panino con il prosciutto o con il salame;
- il continuo messaggio di sottofondo: è proprio come se si volesse inculcare nella testa delle bambine che guardano la serie l'importanza dell'essere brave e buone e dell'avere sani principi. Certo, è giusto che un qualsiasi cartone abbia un insegnamento di sottofondo, ma il modo in cui si esprime quest'anime per quanto riguarda questa cosa sfinisce.
In conclusione assegno un 5 per la grafica.
