Recensione
Kore wa Zombie desu ka?
5.0/10
Avete mai sentito parlare di zombie che diventano maho shojo, di ninja-vampiri con l'ottava di seno e balene volanti che indossano una divisa scolastica? Be', nemmeno io, almeno fino a quando, per fortuna (o forse dovrei dire purtroppo), non mi sono imbattuto in "Kore wa zombie desu ka?".
Questa serie infatti si presenta come un impredicibile miscuglio disordinato e delirante di mille generi diversi, quali la commedia harem, il demenziale, il fantasy e lo splatter, senza avere alcuna pretesa di essere presa sul serio e, sopratutto, senza riuscire in alcun modo a sembrare qualcosa di vagamente sensato. Legittimo a questo punto è chiedersi quale immensa boiata possa mai scaturire da una simile commistione di elementi che tra loro non c'entrano proprio nulla e che probabilmente mente umana non avrebbe mai dovuto nemmeno sognarsi di unire insieme; invero la risposta potrà sorprendervi.
Tale frullato di banalità infatti potrebbe apparire come un'idea forzata e colma di stonature decisamente rilevanti, tanto da rischiare di rendere artificiosa la trama, che si troverebbe così costretta a fare salti mortali e funambolismi vari per sembrare perlomeno coerente. Con "Kore wa..." il problema non si pone nemmeno, infatti la storia non ha alcuna ambizione ad avere un senso o una minima profondità, come del resto i personaggi stessi, dai caratteri incredibilmente stereotipati, e la sceneggiatura, a dir poco ridicola. La trama è talmente banale e colma di cliché che non vale la pena nemmeno soffermarsi a discuterne, si intende fin da subito che non sarà questo il perno focale su cui si concentrerà l'attenzione dello spettatore, ma che farà solo da collante per tentare di dare almeno un ordine logico e una giustificazione agli avvenimenti. Ma allora che cosa può offrire una serie che non ha un intreccio interessante, non ha personaggi approfonditi e, soprattutto, non ha assolutamente senso? La risposta viene da sé: fiumi di sana e delirante comicità, esclusivamente demenziale, da rotolarsi per settimane sul pavimento della cucina. Il lato umoristico infatti è l'unico che mi sento di salvare e che ho davvero apprezzato. Le gag sono esilaranti e folli al punto giusto, non ci vengono risparmiate delle trovate che rasentano addirittura la genialità. Per il resto si passa continuamente da scene di combattimento, anche forti, a momenti di idilliaca vita familiare, passando addirittura per un ridicolo pseudo-natale, ma il tutto sfiora pericolosamente i limiti imposti dal principio di non contraddizione.
Ritengo che sia pericoloso basare un anime solo sulla comicità e sull'ironia, è una scelta che può rivelarsi incredibilmente compromettente poiché alla lunga stanca, ed è difficile che le gag divertano tutti, in quanto l'umorismo è un parametro del tutto soggettivo. Per questo la serie si riempie di vari elementi quali il fanservice, svariati momenti "drammatici" e sentimentali che, pur essendo evidentemente inseriti tanto per fare scena, contribuiscono a rendere il tutto leggero e facilmente fruibile. Non si sente davvero il bisogno di avere una trama complessa e intrigante, "Kore wa Zombie desu ka?" è una serie che si deve prendere alla leggera, con spirito, senza aspettarsi nulla più che puro intrattenimento.
In poche parole, non aspettatevi di trovarvi innanzi a qualcosa di serio e impegnativo, ma nemmeno a una tipica serie harem o fantasy o splatter. Semplicemente il tutto sfocia nel nonsense e nella presa in giro, con l'unica eccezione di alcuni episodi verso la conclusione dell'opera, che assumono una caratteristica vagamente più seria, ma è solo un'illusione.
Sul versante tecnico nulla da eccepire, il chara è doverosamente "moe", le animazioni ben fatte e fluide, gli sfondi ottimi e buona anche la CG. Le musiche sono inaspettatamente coinvolgenti e riescono nell'intento di enfatizzare i momenti di combattimento.
Per i miei standard "Kore wa zombie desu ka" è lungi dall'essere pienamente sufficiente, ma non posso nascondere di aver apprezzato molte delle trovate che vengono proposte, in particolare quella, piuttosto folle e ridicola, dell'eroe che si trasforma in maho-shojo, pertanto consiglio questa serie a chi ha voglia di qualcosa di originale per passare in allegria il tempo libero, in modo da godersi ottime gag condite con molto fanservice, con ragazze dagli occhioni dolci, con ninja che combattono con i violini, balene volanti e maghette armate di motosega.
Buon divertimento.
Voto: 5.
Questa serie infatti si presenta come un impredicibile miscuglio disordinato e delirante di mille generi diversi, quali la commedia harem, il demenziale, il fantasy e lo splatter, senza avere alcuna pretesa di essere presa sul serio e, sopratutto, senza riuscire in alcun modo a sembrare qualcosa di vagamente sensato. Legittimo a questo punto è chiedersi quale immensa boiata possa mai scaturire da una simile commistione di elementi che tra loro non c'entrano proprio nulla e che probabilmente mente umana non avrebbe mai dovuto nemmeno sognarsi di unire insieme; invero la risposta potrà sorprendervi.
Tale frullato di banalità infatti potrebbe apparire come un'idea forzata e colma di stonature decisamente rilevanti, tanto da rischiare di rendere artificiosa la trama, che si troverebbe così costretta a fare salti mortali e funambolismi vari per sembrare perlomeno coerente. Con "Kore wa..." il problema non si pone nemmeno, infatti la storia non ha alcuna ambizione ad avere un senso o una minima profondità, come del resto i personaggi stessi, dai caratteri incredibilmente stereotipati, e la sceneggiatura, a dir poco ridicola. La trama è talmente banale e colma di cliché che non vale la pena nemmeno soffermarsi a discuterne, si intende fin da subito che non sarà questo il perno focale su cui si concentrerà l'attenzione dello spettatore, ma che farà solo da collante per tentare di dare almeno un ordine logico e una giustificazione agli avvenimenti. Ma allora che cosa può offrire una serie che non ha un intreccio interessante, non ha personaggi approfonditi e, soprattutto, non ha assolutamente senso? La risposta viene da sé: fiumi di sana e delirante comicità, esclusivamente demenziale, da rotolarsi per settimane sul pavimento della cucina. Il lato umoristico infatti è l'unico che mi sento di salvare e che ho davvero apprezzato. Le gag sono esilaranti e folli al punto giusto, non ci vengono risparmiate delle trovate che rasentano addirittura la genialità. Per il resto si passa continuamente da scene di combattimento, anche forti, a momenti di idilliaca vita familiare, passando addirittura per un ridicolo pseudo-natale, ma il tutto sfiora pericolosamente i limiti imposti dal principio di non contraddizione.
Ritengo che sia pericoloso basare un anime solo sulla comicità e sull'ironia, è una scelta che può rivelarsi incredibilmente compromettente poiché alla lunga stanca, ed è difficile che le gag divertano tutti, in quanto l'umorismo è un parametro del tutto soggettivo. Per questo la serie si riempie di vari elementi quali il fanservice, svariati momenti "drammatici" e sentimentali che, pur essendo evidentemente inseriti tanto per fare scena, contribuiscono a rendere il tutto leggero e facilmente fruibile. Non si sente davvero il bisogno di avere una trama complessa e intrigante, "Kore wa Zombie desu ka?" è una serie che si deve prendere alla leggera, con spirito, senza aspettarsi nulla più che puro intrattenimento.
In poche parole, non aspettatevi di trovarvi innanzi a qualcosa di serio e impegnativo, ma nemmeno a una tipica serie harem o fantasy o splatter. Semplicemente il tutto sfocia nel nonsense e nella presa in giro, con l'unica eccezione di alcuni episodi verso la conclusione dell'opera, che assumono una caratteristica vagamente più seria, ma è solo un'illusione.
Sul versante tecnico nulla da eccepire, il chara è doverosamente "moe", le animazioni ben fatte e fluide, gli sfondi ottimi e buona anche la CG. Le musiche sono inaspettatamente coinvolgenti e riescono nell'intento di enfatizzare i momenti di combattimento.
Per i miei standard "Kore wa zombie desu ka" è lungi dall'essere pienamente sufficiente, ma non posso nascondere di aver apprezzato molte delle trovate che vengono proposte, in particolare quella, piuttosto folle e ridicola, dell'eroe che si trasforma in maho-shojo, pertanto consiglio questa serie a chi ha voglia di qualcosa di originale per passare in allegria il tempo libero, in modo da godersi ottime gag condite con molto fanservice, con ragazze dagli occhioni dolci, con ninja che combattono con i violini, balene volanti e maghette armate di motosega.
Buon divertimento.
Voto: 5.