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    “Sapevo che gli umani non vivono a lungo…
    perché non ho cercato di conoscerlo meglio?”

    “Frieren - Oltre la fine del viaggio”, in giapponese “葬送のフリーレン” (Sousou no Furīren), è l’adattamento animato dell’omonimo manga nato dalla penna di Kanehito Yamada e dall’inchiostro di Tsukasa Abe, opera che ha goduto di un ampio successo sia in Giappone sia all’estero tanto che, se siete un minimo appassionati di animazione giapponese, è quasi impossibile c1 [ continua a leggere]
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    “You are my special” (o forse no)

    “Jujutsu Kaisen” è l’adattamento animato dell’omonimo manga targato Gege Akutami e, ultimamente, sta godendo di un ampio favor populi presso il pubblico nipponico (e non).
    Le ragioni di un tale fervente entusiasmo da parte degli appassionati rimangono, almeno per quanto mi riguarda, un mistero. La serie, infatti, non brilla particolarmente per originalità né, tantomeno, per qualità narrativa; ma andiamo con ord1 [ continua a leggere]
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    2001, il visionario e ormai compianto regista del Sol Levante, Satoshi Kon, dona al mondo della cinematografia il suo secondo lungometraggio: "Millennium Actress". La sceneggiatura è realizzata ancora una volta con l'aiuto di Sadayuki Murai, mentre la bellissima colonna sonora è frutto dell'estro di Susumu Hirasawa, che diventerà poi stretto collaboratore di Kon in tutte le sue opere future.

    Nel partorire il suo secondogenito, il regista di Kus1 [ continua a leggere]
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    Se qualcuno mi chiedesse, "Perché viaggi?". Gli risponderei, "Viaggio perché sono un viaggiatore"

    "Kino no Tabi - The Beautiful World" è una serie di tredici episodi diretta da Ryutaro Nakamura, nome che forse evocherà in più di qualcuno di voi il ricordo del ben noto "Serial Experiments Lain". Ebbene, così come "Lain", anche "Kino no Tabi" è una serie che mantiene una cifra prettamente intellettuale e filosofica, risolvendosi in una visione f1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Se siete soliti bazzicare per la rete, e vi ritenete un minimo appassionati di animazione giapponese, è quasi impossibile che ultimamente non abbiate sentito nominare almeno una volta Kill La Kill, la serie che "ha salvato gli anime". D'altronde, diversi mesi prima che la serie stessa iniziasse ad essere trasmessa, il suo nome era già diffuso come il Verbo, e l'hype del pubblico considerevolmente al di fuori di qualsiasi scala di misurazione. In1 [ continua a leggere]
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    Tratta dall'omonima serie di light novel partorita dalla fervida mente di Isuna Hasekura, "Spice&Wolf" si presenta fin dagli esordi come un'opera "sui generis", penetrando un campo che, invero, appare piuttosto inesplorato dall'animazione giapponese. Sto parlando, come indubbiamente avrà già intuito chi conosce la serie, dell'economia e del commercio. L'anime infatti si concentra sulle vicissitudini di Craft Lawrence, un solitario mercante che v1 [ continua a leggere]
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    1979, la fervida mente di Yoshiyuki Tomino partorisce un'opera destinata a segnare profondamente il mondo dell'animazione e il suo immaginario, stiamo parlando di "Mobile Suit Gundam".

    Con "Gundam" Tomino adempie una dirompente frattura con la tradizione del genere robotico (possiamo anche dire Nagaiano), desacralizzando la figura del robot, togliendole quell'aura leggendaria e mistica che lo caratterizza negli anni '70, rendendolo una macchina1 [ continua a leggere]
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    Shinichiro Watanabe, il regista di "Cowboy Bebop", torna finalmente con una nuova serie, per di più coadiuvato a livello musicale da un astro luminoso quale Yoko Kanno, apprezzatissima compositrice a cui dobbiamo un vastissimo repertorio di bellissime colonne sonore.
    Un'occasione rara, uno spettacolo da non perdere, un anime da guardare assolutamente: questo, almeno, era ciò che pensavo quando mi sono approcciato per la prima volta a "Sakamichi1 [ continua a leggere]
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    'Totoro' è un film diretto e sceneggiato da Hayao Miyazaki, celeberrimo artista la cui fama riecheggia perfino oltre gli angusti confini del paese del sol levante. Si tratta di un'opera che possiede un substrato personale tale da legarsi strettamente all'autore: al suo passato, ai suoi dolori, alle sue gioie, alle sue speranze.
    Il lungometraggio si presenta caratterizzato da un'ambientazione bucolica e tranquilla, estremamente pacifica e vicina1 [ continua a leggere]
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    1983, Tomino dona al mondo dell'animazione giapponese "Aura Battler Dunbine", una delle prime (se non la prima) opere fantasy provenienti dal "paese del sol levante". A ben guardare si può tuttavia scorgere un aspetto ulteriore, "Dunbine" non è un mero fantasy ma un esperimento particolarmente bizzarro e insolito, che vede l'armonizzarsi della componente "fiabesca" e "medievaleggiante" con un ingrediente tipicamente tominano: il mecha.
    A questo1 [ continua a leggere]
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    "Mononoke Hime" è un lungometraggio dello studio Ghibli diretto dall'arcinoto guru dell'animazione giapponese Hayao Miyazaki, che ne cura anche il soggetto originale e la sceneggiatura.
    Il suo zampino è nitidamente riconoscibile a prescindere dal dato tecnico e grafico, che peraltro si conforma senza ombra di variazione al classico modello "ghibliano".
    Lo spettatore ormai avvezzo alla poetica del "maestro" non potrà non notare il ciclico ripro1 [ continua a leggere]
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    Qualche giorno fa mi accorsi che tra i vari titoli dello studio Ghibli che ancora mancavano alla mia collezione ne balzava subito agli occhi uno fra tutti: "Karigurashi no Arrietty". Un'opera che recentemente ha fatto molto parlare di sé e verso la quale, tuttavia, non nutrivo aspettativa alcuna, come può facilmente immaginare chi mi conosce. Non mi restava altro da fare, dunque, se non correre ad ammirare anche codesto ennesimo capolavoro.
    Ebbe1 [ continua a leggere]