Recensione
Gosick
7.0/10
"In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto."
E con le parole di Carl Gustav Jung apriamo questa recensione sull'anime tratto dall'omonimo manga di Kazuki Sakuraba. Tralasciando la trama che potete leggere nella scheda dell'anime, andiamo un po' ad analizzare quelli che sono i pro, i contro e le caratteristiche principali dell'anime.
Impressione iniziale
Potendo dare un aggettivo a quest'anime gli darei "strano", non tanto per il periodo storico, che diciamoci la verità è solo di contorno agli eventi, ma più per come si svolge e dirama la trama. Vediamo vari spezzoni apparentemente separati che però sono congiunti da un singolo filo che permette inoltre la crescita e lo sviluppo dei singoli personaggi. Ciò permette quindi di potere continuare a vedere quest'anime senza avere quella sensazione di inutilità che molti anime portano: siamo chiari, intendo anime che, come questo, sono composti da veri e propri blocchi distaccati fra di loro.
Difatti, seppur i vari crimini che vengono sciolti dalla piccola Victorique sono (o no?) separati, un filo conduttore unisce il tutto per poi concludere la serie in un climax finale che mi ha davvero colpito. Pochi anime hanno una svolta cosi azzardata verso la fine e questo riesce dove molti hanno fallito, dando un finale che a mio avviso riesce a risollevare completamente la storia.
Analisi personaggi
Purtroppo mi duole dirlo ma questo è forse il tallone d'Achille di tutta la serie. Infatti, anche se alcuni personaggi come Brian e il fratello di Victorique mi hanno colpito e fatto buona impressione, all'interno della scuola ahimè abbiamo parecchie pecche. In primis il "mietitore dai capelli scuri" ovvero il protagonista maschile della serie, Kazuya Kujo, che come il peggiore dei protagonisti di qualche harem da quattro soldi si fa trattare a pesci in faccia da chiunque gli gironzoli intorno, un atteggiamento già testato, collaudato e pronto al fallimento, non lasciando un minimo di crescita al protagonista, se non alla fine.
Victorique a differenza della sua controparte maschile mi ha piacevolmente sorpreso, infatti è dotata "della fonte della saggezza" e ciò rende questo personaggio a dir poco unico, capace sia di ragionamenti al limite dell'umano, sia di essere tenera e indifesa, due aspetti che vengono giostrati al meglio durante gli svariati eventi che si susseguono.
Grafica e ambientazione
Tra i tanti e tanti luoghi percorsi dai nostri protagonisti non ne ho trovato uno che non fosse unico, eccezion fatta per l'accademia, stereotipo vecchio e stravecchio. Si passa infatti da una nave "infestata" a una città brulicante e viva, sino alla torre di un orologio scricchiolante e malandata: ogni paesaggio era "vero", se il lettore mi passa il termine, qualcosa di unico in tutti questi posti che non mi ha mai annoiato.
Per quanto riguarda la grafica, poi, quest'anime è davvero pregevole, i dettagli dei vestiti, dei volti, seppur in qualche caso anonimi, e delle ambientazioni danno un tocco di classe a quello che già è un buon anime
Misteri e storie
E ora trattiamo la parte più particolare di "Gosick". Come dicevo nell'introduzione quest'anime è formato da blocchi, e ogni blocco da un mistero che Victorique, insieme a Kujo, dovrà risolvere. Ogni enigma è tanto intricato quanto divertente, nulla di scontato o banale, in alcuni casi mi sono davvero sorpreso a scoprire chi si celava dietro all'enigma, pecca pero è che alcuni ragionamenti e soluzioni siano leggermente forzati, data però l' "essenza sovrannaturale" di Victorique penso possa essere passabile
Giudizio finale
Seppur sia un buon anime, non eccelle in nessun dove. Non mi si fraintenda, non è brutto, anzi io mi sono divertito a guardarlo, ma non raggiunge l'apice di altri anime. Forse questo è dato dalla sua anatomia a blocchi che, seppur non annoia, dato che alla fine di un blocco si può tranquillamente mettere in pausa quest'anime per poi riprenderlo più avanti, però non tiene avvinghiato lo spettatore davanti al pc una nottata intera per vedere tutta la serie d'un fiato.
Dal punto di vista romantico, per chi fosse interessato a quest'aspetto, non aspettatevi molto, ovvero il più si vedrà alla fine. Sono abbastanza soddisfatto seppur rimango con l'amaro in bocca sapendo che quest'anime sarebbe potuto essere uno dei migliori, se non il migliore, di quest'anno.
E con le parole di Carl Gustav Jung apriamo questa recensione sull'anime tratto dall'omonimo manga di Kazuki Sakuraba. Tralasciando la trama che potete leggere nella scheda dell'anime, andiamo un po' ad analizzare quelli che sono i pro, i contro e le caratteristiche principali dell'anime.
Impressione iniziale
Potendo dare un aggettivo a quest'anime gli darei "strano", non tanto per il periodo storico, che diciamoci la verità è solo di contorno agli eventi, ma più per come si svolge e dirama la trama. Vediamo vari spezzoni apparentemente separati che però sono congiunti da un singolo filo che permette inoltre la crescita e lo sviluppo dei singoli personaggi. Ciò permette quindi di potere continuare a vedere quest'anime senza avere quella sensazione di inutilità che molti anime portano: siamo chiari, intendo anime che, come questo, sono composti da veri e propri blocchi distaccati fra di loro.
Difatti, seppur i vari crimini che vengono sciolti dalla piccola Victorique sono (o no?) separati, un filo conduttore unisce il tutto per poi concludere la serie in un climax finale che mi ha davvero colpito. Pochi anime hanno una svolta cosi azzardata verso la fine e questo riesce dove molti hanno fallito, dando un finale che a mio avviso riesce a risollevare completamente la storia.
Analisi personaggi
Purtroppo mi duole dirlo ma questo è forse il tallone d'Achille di tutta la serie. Infatti, anche se alcuni personaggi come Brian e il fratello di Victorique mi hanno colpito e fatto buona impressione, all'interno della scuola ahimè abbiamo parecchie pecche. In primis il "mietitore dai capelli scuri" ovvero il protagonista maschile della serie, Kazuya Kujo, che come il peggiore dei protagonisti di qualche harem da quattro soldi si fa trattare a pesci in faccia da chiunque gli gironzoli intorno, un atteggiamento già testato, collaudato e pronto al fallimento, non lasciando un minimo di crescita al protagonista, se non alla fine.
Victorique a differenza della sua controparte maschile mi ha piacevolmente sorpreso, infatti è dotata "della fonte della saggezza" e ciò rende questo personaggio a dir poco unico, capace sia di ragionamenti al limite dell'umano, sia di essere tenera e indifesa, due aspetti che vengono giostrati al meglio durante gli svariati eventi che si susseguono.
Grafica e ambientazione
Tra i tanti e tanti luoghi percorsi dai nostri protagonisti non ne ho trovato uno che non fosse unico, eccezion fatta per l'accademia, stereotipo vecchio e stravecchio. Si passa infatti da una nave "infestata" a una città brulicante e viva, sino alla torre di un orologio scricchiolante e malandata: ogni paesaggio era "vero", se il lettore mi passa il termine, qualcosa di unico in tutti questi posti che non mi ha mai annoiato.
Per quanto riguarda la grafica, poi, quest'anime è davvero pregevole, i dettagli dei vestiti, dei volti, seppur in qualche caso anonimi, e delle ambientazioni danno un tocco di classe a quello che già è un buon anime
Misteri e storie
E ora trattiamo la parte più particolare di "Gosick". Come dicevo nell'introduzione quest'anime è formato da blocchi, e ogni blocco da un mistero che Victorique, insieme a Kujo, dovrà risolvere. Ogni enigma è tanto intricato quanto divertente, nulla di scontato o banale, in alcuni casi mi sono davvero sorpreso a scoprire chi si celava dietro all'enigma, pecca pero è che alcuni ragionamenti e soluzioni siano leggermente forzati, data però l' "essenza sovrannaturale" di Victorique penso possa essere passabile
Giudizio finale
Seppur sia un buon anime, non eccelle in nessun dove. Non mi si fraintenda, non è brutto, anzi io mi sono divertito a guardarlo, ma non raggiunge l'apice di altri anime. Forse questo è dato dalla sua anatomia a blocchi che, seppur non annoia, dato che alla fine di un blocco si può tranquillamente mettere in pausa quest'anime per poi riprenderlo più avanti, però non tiene avvinghiato lo spettatore davanti al pc una nottata intera per vedere tutta la serie d'un fiato.
Dal punto di vista romantico, per chi fosse interessato a quest'aspetto, non aspettatevi molto, ovvero il più si vedrà alla fine. Sono abbastanza soddisfatto seppur rimango con l'amaro in bocca sapendo che quest'anime sarebbe potuto essere uno dei migliori, se non il migliore, di quest'anno.